Corriere della Sera - La Lettura, 17 gennaio 2016
Il bacio furioso tra Burt Lancaster e Deborah Kerr
«N essuno mi ha mai baciato così» dice Deborah Kerr a Burt Lancaster in Da qui all’eternità e la scena rotola addosso allo spettatore con la forza delle onde del mare, quelle che coprono i due corpi avvinghiati sulla spiaggia… In effetti la metafora della passione che travolge e trascina in un gorgo a cui non si può resistere non poteva essere più evidente, il che mette questa scena in testa alla mia classifica dei baci più celebri, prima di Bogart e la Bergman in Casablanca, prima di Lilli e il Vagabondo nel film omonimo e anche prima di Peppard e la Hepburn in Colazione da Tiffany. Non mi ricordo altre scene di baci dotate di una tale forza emotiva: praticamente sesso puro, sia nel 1953 quando il film uscì sia ancora oggi, nonostante il «comune senso del pudore» abbia fatto infiniti passi avanti. Forse perché quella scena (e quel bacio) si impongono all’improvviso in un film che sembra andare in tutt’altra direzione, quello di un robusto melodramma antimilitarista che mette a nudo la brutalità e la meschineria dell’esercito e che in anni di guerra fredda sollevò non poche polemiche. Permettendo così al bacio sulla spiaggia di evitare la censura e stamparsi nella memoria.