Corriere della Sera, 15 gennaio 2016
Una serata divertente e nostalgica insieme a Elio e Le Storie Tese e Mal
Finalmente una serata divertente, vagamente nostalgica, di sana eccentricità. Sky Arte HD ha trasmesso le prime due puntate di «Elio e Le Storie Tese. Non tutti i Mal vengono per nuocere», un docu-film in 3 episodi presentato da Paul Bradley Couling, più noto come Mal dei Primitives (mercoledì, 21.30). Lo speciale ha ripercorso i primi passi della band milanese nata negli anni 80 e divenuta in pochi anni un punto di riferimento per chi ama la musica e l’ironia, la raffinatezza degli arrangiamenti e il non sense dei testi.
Nei primi album («Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu», «Italyan, Rum Casusu Çikti»…) sembravano muoversi nel solco della canzone demenziale, ma poi la loro anarchia verbale, i folli giochi di parole, il gusto della citazione li hanno resi unici nel panorama italiano. E non solo.
A onor del vero, la sorpresa più divertente di «Elio e Le Storie Tese. Non tutti i Mal vengono per nuocere» è stata proprio quella di Mal. Entrato in contatto con i futuri EelST in occasione della loro prima apparizione pubblica nel 1980 («Con questo nome non andrete da nessuna parte»), Mal è il narratore, quasi il facitore delle gesta del gruppo, come se accanto ai nomi storici di EelST – Stefano «Elio» Belisari, Sergio «Rocco Tanica» Conforti, Nicola «Faso» Fasani, Davide «Cesareo» Civaschi, il compianto Paolo «Feiez» Panigada – ci fosse un nuovo elemento che ha vissuto con loro in tutti questi anni.
Magari dietro le quinte, magari lasciandosi sfottere per le sue interpretazioni, ma sempre presente e propositivo. Nella seconda puntata si sono visti Riccardo Fogli che fa il verso a se stesso, citando «Piccola Katy» in «Uomini col borsello», Enrico Ruggeri che si esibisce ne «Il vitello dai piedi di balsa», parodia delle canzoni da Zecchino d’Oro, Diego Abatantuono che introduce «Supergiovane». Risentire brani di «Italyan, Rum Casusu Çikti» è gaia scienza.