15 gennaio 2016
In morte di Alan Rickman
Arianna Finos per la Repubblica
L’attore, e regista, è morto a Londra a 69 anni per un tumore Protagonista del West End era noto anche per una schiera di cattivi pop
Era il cattivo a cui tutti vogliono bene, Alan Rickman. Si è spento circondato dall’amore di familiari e amici. Era malato di cancro, avrebbe compiuto 70 anni il 21 febbraio. Gli spettatori adulti ricordano l’attore inglese per la schiera di criminali pop impersonati col suo forbito accento british negli anni Ottanta, dal terrorista pazzoide Hans Gruber in Trappola di cristallo al ridicolo sceriffo di Nottingham in Robin Hood- Il principe dei ladri.
Ma per le nuove generazioni, l’attore dalla solida formazione shakespeariana è stato l’incarnazione di Severus Piton, il tenebroso insegnante di pozioni che durante la saga era stato avversario e poi insospettabile alleato di Harry Potter. «Non ci sono parole per esprimere quanto sia scioccata e devastata dalla notizia. Era un attore magnifico e un uomo meraviglioso» ha dichiarato la scrittrice J.K. Rowling, «I miei pensieri vanno alla moglie Rima e alla famiglia. Noi abbiamo perso un grande talento. Loro hanno perso un pezzo di cuore».
Daniel Radcliffe lo ricorda come uno dei più grandi attori con cui abbia lavorato e «uno dei primi adulti a trattarmi da pari e non solo come un bambino. C’era sempre, quando debuttavo in teatro».
Rickman ci aveva raccontato in un incontro a Londra che voleva bene al giovane attore cresciuto sul set: «Sono andato a vederlo a Broadway e mentre cantava e ballava sul palco pensavo all’undicenne che mi fissava con gli occhi spalancati dietro le lenti, sul set. Ora è un artista e un solido giovane uomo». Non si era sentito intrappolato dalla saga, Rickman, e nemmeno dai ruoli da cattivo che gli riuscivano così bene: «Il pubblico giudica i personaggi: Gruber è cattivo, il colonnello Brandon di Ragione e sentimento è buono. Io no. Per me sono esseri umani e li interpreto secondo le loro prospettive». Trappola di cristallo raccontava ridendo «è stato il mio primo film, feci il provino due giorni dopo essere arrivato a Los Angeles, avevo 41 anni. Le scene d’azione allora non erano digitali, mi sono dovuto lanciare da quaranta piedi d’altezza, potevo morire. Ho preteso che il regista si buttasse prima di me».
Da allora ha girato settanta film da attore (l’ultimo è stato
Alice attraverso lo specchio,
in uscita a maggio, come doppiatore del sonnacchioso millepiedi blu) e due da regista: l’intenso L’ospite d’inverno con Emma Thompson e, due anni fa, Le regole del caos con Kate Winslet.
Figlio di una gallese metodista e di un irlandese cattolico, secondo di quattro fratelli, Alan Rickman, rimasto orfano di padre a 8 anni, ha potuto studiare grazie ai sacrifici della madre. A risolvere l’indecisione tra la recitazione e la pittura, arte per la quale era molto portato, fu la borsa di studio vinta nel ’72 per la Royal Academy of Dramatic Arts (Rada), cui era rimasto sempre legato, assumendo dal 2003 l’incarico di vicepresidente: «Vengo da una famiglia operaia, la borsa di studio ha cambiato la mia vita. Per questo nei miei discorsi esorto i ragazzi a sognare di diventare Nelson Mandela, più che Rupert Murdock: perché possiamo e dobbiamo scegliere chi vogliamo essere nella vita» ci aveva raccontato con grande convinzione.
Laburista dichiarato, Rickman era anche femminista convinto, marito dell’attivista politica Rima Horton, che aveva sposato nel 2012 dopo una convivenza durata trentacinque anni, era sostenitore della causa femminile: «Non c’è niente di sbagliato in un uomo che diventa femminista. Penso che sia per il nostro reciproco vantaggio».
Maurizio Porro per il Corriere della Sera
È morto ieri a Londra Alan Rickman, attore inglese di cinema e teatro, celebre dal 2001 come insegnante di pozioni, il professor Severus Piton della serie di Harry Potter, ruolo che la scrittrice della saga, la Rowling, aveva ideato sui ricordi del suo professore di chimica.
Scomparso a 69 anni e di cancro, come Bowie, circondato dalla compagna Rima Horton, una attivista sposata nel 2012 dopo 35 anni di convivenza, Rickman è stato artista multiforme, passato dopo la Royal Academy dal classico Amleto di Shakespeare al brillante Noel Coward di Vite private, specializzandosi nel ruolo del villain , il cattivo.
Nato a Londra il 21 febbraio 1946 da famiglia operaia, orfano di padre a 8 anni, ha avuto un’infanzia sfociata in un precoce talento per la pittura e la recitazione. Piton è il rigido, burbero maestro che fa paura a Potter ma si scopriranno dietro le quinte psicologiche segreti che alla fine lo mettono tra i «buoni». Decisamente senza pietà invece è Hans Gruber, il terrorista tedesco di Die Hard con Bruce Willis, seguito dallo sceriffo di Nottingham per cui divise lo schermo con Kevin Costner; e perfido è stato come giudice Turpin nel musical Sweeney Todd . Carriera lunga, ricca, con partner importanti come Emma Thompson, Hoffman, Hawthorne e Richardson, Helen Mirren che fu la sua Cleopatra in scena con Antonio. Spesso premiato per la sua disponibilità alle serie (Rasputin), piacque in film romanticamente popolari (Ragione e sentimento, Love Actually) tenendosi la rivincita di Valmont nella riduzione delle Relazioni pericolose di Hampton a Broadway.
Diresse due film pregevoli, in cui coniugò con originalità il verbo amare: L’ospite d’inverno , storia di un difficile rapporto femminile, e Le regole del caos , la curiosa vicenda della ragazza che armonizzò i giardini di Versailles.