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 2016  gennaio 14 Giovedì calendario

Grillo se la prende con la sorella di Renzi

Beppe Grillo torna all’attacco del Pd. Questa volta, pur di attaccare Matteo Renzi, prende di mira la sorella Benedetta, «rea» di essere assessore di un sindaco indagato per minacce contro un altro sindaco. Troppo perché l’ex comico preferisse tacere, perciò ha denunciato sul suo blog: «C’è un caso spinoso in casa Pd che riguarda anche la sorella del Bomba, Benedetta Renzi, che è assessore a Castenaso, dove il sindaco Pd Stefano Sermenghi, renziano di ferro, è sotto indagine da settembre per minacce nei confronti del sindaco anti-cemento di San Lazzaro di Savena (Bologna) Isabella Conti, anche lei Pd». In chiusura, appiccica il tag ironico: «Sermenghi dimettiti o #TiMandiamoLaPicierno».
Nel blog del fondatore del Movimento 5 stelle, c’è la spiegazione dell’accanimento dell’ex comico nei confronti della sorella del premier. Secondo il suo racconto «la Conti», sindaco di un comune vicino, «ha bloccato con il voto favorevole dei consiglieri comunali MoVimento 5 Stelle una cementificazione da 300 milioni di euro». Non solo. La coraggiosa sindachessa pare abbia anche «denunciato in Procura le pressioni contro di lei, arrivate da parte di coop rosse e di altri politici». Ovviamente «per la sua decisione di bloccare la cementificazione». Nel blog dei Cinque stelle si legge anche che «l’assessore Benedetta Renzi difende a spada tratta il sindaco indagato di minacce», Stefano Sermenghi. «Il Pd nazionale non chiede le dimissioni all’ennesimo sindaco indagato (per di più per minacce) solo perché uno degli assessori è la sorella del premier?» ha quindi alzato il tiro Grillo con la sua domanda retorica spiattellata in Rete. Poi, ha concluso: «Su questa vicenda pesano come macigni le parole di don Luigi Ciotti, presidente di Libera che dichiarò “Anche a Bologna un sistema come quello mafioso”. Per questo come 5 Stelle chiediamo un atto di coerenza per il sindaco di Castenaso!».
Nel frattempo, a Firenze, intercettato dai giornalisti (prima di dileguarsi tra gli stand di Pitti), Beppe non ha perso un’occasione ghiotta. A chi domandava come mai avesse attaccato la sorella di Renzi, Grillo ha risposto imitando l’accento toscano: «La mi mamma, la mi sorella, il mi babbo, il mi socero?».