Libero, 13 gennaio 2016
Hillary si gioca male il jolly e Trump la supera nei sondaggi
Hillary pensava di avere in mano un jolly, l’essere la prima donna a diventare presidente degli Stati Uniti. E invece sono proprio le donne che, dagli ultimi sondaggi, stanno facendo crollare il suo rating. Era convinta che il passato del marito fedifrago fosse morto e sepolto, e che lei non avrebbe mai pagato alcun prezzo per aver scelto, allora, non solo di subire l’umiliazione dei tradimenti seriali di Bill e di non mollarlo, ma addirittura di attaccare la reputazione di Monica e delle altre vittime in cambio del suo eterno appoggio politico.
Poi però Hillary ha voluto strafare. Per cavalcare lo slogan secondo cui «i repubblicani fanno la guerra alle donne» (perché sono contro l’aborto pagato dallo Stato) in un comizio alla Northern Iowa University ha riaperto, il settembre scorso, la campagna contro «gli assalti e gli abusi nei colleges». «Voglio mandare un messaggio a tutte le sopravvissute», ha scandito. «Non lasciate che nessuno vi zittisca, avete il diritto di essere ascoltate, il diritto di essere credute e noi siamo qui con voi per andare avanti». L’esperienza delle donne che avevano apertamente accusato Bill di abusi sessuali, Kathleen Willey e Juanita Broaddrick tra le altre, e che avevano denunciato di essere state “zittite” dalla Clinton, è diventata così un monumento alla sua ipocrisia. E Donald Trump lo ha sfruttato alla prima occasione, quando l’ex First Lady ha annunciato (a fine dicembre) che Bill avrebbe assunto un ruolo più visibile di sostegno per lei nel 2016, e ha pure accusato Trump di sessismo. Autogol clamoroso. «Se Hillary pensa che può scatenare suo marito, con il suo terribile passato di abusi di donne, mentre gioca la carta di essere una donna contro di me, sbaglia di grosso».
Così, soprattutto tra le donne, l’aver riportato alla ribalta le tresche di lui e l’opportunismo di lei sembra proprio aver lasciato il segno. Dal sondaggio FoxNews del 17 dicembre a quello dell’8 gennaio, tra le donne, Hillary ha perso alla grande nei testa a testa contro Trump, Marco Rubio e Ted Cruz. È passata dal 50 a 38 con cui batteva Rubio al 46-46; dal 57 al 31 con cui batteva Trump al 51 a 39; dal 51 al 38 con cui batteva Cruz ad essere addirittura sotto per 48 a 45. Tra le sole donne, dunque, Hillary è passata in poche settimane, quelle della polemica “sul sessismo”, da +13 a -3 contro Cruz, da +12 alla pari contro Rubio, e da +26 a +12 contro Trump.
Lo scivolone ha indebolito ovviamente Hillary anche tra tutti i votanti, a prescindere dal genere: prima perdeva, nei testa a testa, solo contro Rubio per 45 a 43, mentre oggi è strabattuta da Rubio per 50 a 41. Ma Hillary è ora anche superata da Ted Cruz per 50 a 43 (prima Cruz era sotto per 43 a 45) e persino da Trump per 47 a 44 (prima Hillary batteva Trump per 48 a 38).