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 2016  gennaio 13 Mercoledì calendario

Rai, chi deve pagare il canone e chi no. Il problema dei conviventi, dell’affitto e degli arretrati

Doveva essere la soluzione finale. Invece la riforma del canone Rai, scritta dal sottosegretario Antonello Giacomelli e varata dal governo, rischia di creare più dubbi che certezze. Andando a sfruculiare fra le pieghe della legge di Stabilità gli inviati di DiMartedì, il programma de La7 condotto da Giovanni Floris, hanno messo a fuoco i nodi da sciogliere, raccogliendo anche il parere degli esperti delle associazioni dei consumatori.
Il primo neo riguarda i conviventi. In prima battuta le interpretazioni della normativa lasciavano pensare che due persone conviventi, ma non sposate, dovessero pagare due volte la tassa. Chiamando il call center della Rai si scopre che non è dovuto un canone a testa. Non solo. Se siete titolari di partita Iva, non va versato un altro canone, se non si ha un ufficio dotato di tv. Un dubbio fugato, anche se resta di vederlo espresso nero su bianco. Perché il problema è legato ad una situazione tipo: lei, o lui, paga il canone. Lei, o lui, l’affitto. Per la Rai a pagare deve essere uno solo.
L’assenza del decreto attuativo, atteso per fine mese, che chiarisca tutti i punti lascia spazio ad altre perplessità. Perché non basta aver legato il pagamento della tassa alla bolletta elettrica, come prevede la legge di Stabilità, per dire che tutto è a posto. Sono infatti diversi i quesiti che sono sorti in questi giorni e a cui non sembra facile trovare una risposta, proprio perché in materia mancano indicazioni precise e trasparenti. Per esempio tre studentesse che dividono un appartamento in affitto devono pagare il canone Rai, anche se non hanno acquistato il televisore che è del proprietario di casa? Domanda che si sono posti anche i colleghi di DiMartedì. La risposta, purtroppo, è affermativa dato che la legge si rifà ancora alla vecchia normativa. In teoria, salvo disposizioni contrarie che dovranno emanare governo e Agenzia delle entrate, ogni studente dovrà pagare per interno il canone, utilizzando però il bollettino postale, a meno che qualcuno di loro non sia anche intestatario del contratto di fornitura di energia elettrica. Nel qual caso riceverà l’addebito in bolletta. Poco conta che la tv non sia di loro proprietà: quel che importa è il possesso. Si potrebbe forse dimostrare che l’utilizzo dello stesso è fatto da uno solo degli studenti e pagare un solo canone, ma non è così semplice.
E poi c’è il tema spinoso dei morosi, dato che molti italiani non hanno mai pagato il Canone. Per loro potrebbe essere arrivato il momento della resa dei conti. Sebbene la legge di Stabilità non abbia chiarito quale sarà il destino delle ultime annualità, sembra probabile che l’Agenzia delle Entrate possa richiedere il pagamento delle rate non versate negli ultimi 10 anni (prima di allora il tributo cadrà in prescrizione e non potrà essere richiesto).