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 2016  gennaio 13 Mercoledì calendario

E Renzo Rosso si fa pubblicità sui siti porno e sulle app d’incontri: «Perché è lì che va la gente»

«Prima di divertirvi, guardate qui». Diesel mette in mostra slip e reggiseni lì dove gli utenti vanno per vederli slacciati: nei siti porno come PornHub e YouPorn, app e social netwotk per incontri. È l’ultima frontiera pubblicitaria del brand di Renzo Rosso. Il concetto che lo ispira è: dobbiamo essere lì dove sono le persone. E dove se non nei siti porno tra i più visitati al mondo, o nelle applicazioni compulsate per cercare avventure come Tinder o Grindr? L’annuncio della nuova campagna pubblicitaria del gruppo di Bassano del Grappa è stato dato a Londra, nel corso di una festa per lanciare la nuova collezione primavera- estate 2016. A idearla il direttore creativo Nicola Formichetti. «Questa cosa è molto Diesel», ha detto Rosso quando nei mesi scorsi I suoi collaboratori gliel’hanno messa sulla scrivania.Non ha avuto dubbi, e ha dato il via libera. È da quando è arrivato alla Diesel, nel 2013, che Formichetti ha spinto l’acceleratore sulla comunicazione digitale dell’azienda, sfruttando social network molto popolari tra i più giovani, come Instagram, per la condivisione delle fotografie, e pubblicità virali. Ma lo sbarco sui siti pornografici è un passo in avanti in un terreno che tuttavia anche altre aziende della moda hanno deciso di esplorare, in forme diverse. Domenica scorsa alla London Fashion Week lo stilista Jonathan Anderson, spiegando che la moda è sexy, ha trasmesso la sua sfilata in streaming su Grindr – un milione di utenti secondo dati dell’azienda – la stessa applicazione, frequentata soprattutto dalla comunità gay, tra quelle scelte da Diesel per promuovere la nuova collezione di abbigliamento intimo. «Quello che facciamo è semplicemente essere trasparenti, stiamo seguendo le abitudini online della gente. La maggioranza delle persone visita questi siti web», dice Formichetti. Che chiarisce: «Ovviamente non è un modo per promuovere la pornografia: portiamo semplicemente la nostra pubblicità dove il traffico è più alto».Dopo i ruvidi anni Settanta di cui furono simbolo Larry Flint, la rivista Hustler e le battaglie nei tribunali americani, la pornografia patinata è alla portata di clic nel telefonino di ognuno di noi. Difficile dire se rappresenti ancora una forma di ribellione o trasgressione ma Formichetti è convinto del fatto che «la sessualità è ancora un tabù».«Il concetto della campagna è dedicato a decodificare il mondo online: tutto quello che è digital e appartiene alle nostre vite di tutti i giorni – aggiunge – di conseguenza era normale pensare ai siti più frequentati. E poi abbiamo giocato molto con applicazioni come Tinder e Grindr».Dove Diesel arriverà con immagini, emoji – le faccette usate per esprimere uno stato d’animo – con le quale ha costruito un proprio alfabeto superando così l’ostacolo della lingua per una campagna pubblicitaria mondiale.E soprattutto con piccoli videocplip per flirtare con modelle e modelli super-sexy. Sarà inutile per gli utenti dei siti pornografici provare a cliccare su reggiseni, magliette e slip indossati: i loro non si potranno sfilare.