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 2016  gennaio 13 Mercoledì calendario

Virginia Raffaele, Madalina Ghenea e Gabriel Garko: ecco il nuovo Festival di Sanremo di Carlo Conti

Il Bello & la Bella. Il Festival di Sanremo non riesce a fare uno scarto rispetto al primo codice di conoscenza tra esseri umani. Quindi visto che la prima impressione è quella che conta, ecco sul palco Gabriel Garko, attore feticcio soprattutto nella sua versione senza maglietta, e Madalina Ghenea, la modella rumena che campeggiava sulla locandina di Youth, l’ultimo film di Sorrentino. Piccolo dettaglio, lei era di spalle e svestita.
Nel secondo Festival targato Carlo Conti a chiudere il cast dei conduttori c’è – si sapeva già – Virginia Raffaele. La comica è già entrata nella parte. Si rivolge ai vertici Rai: «Siete al corrente che sarò la conduttrice, vero? Non vi siete sbagliati? Visto che c’è già Morgan sul palco, penso sia meglio non portare l’imitazione della Vanoni». Che l’anno scorso non aveva preso benissimo la sua parodia al botox. L’attesa è anche politica, perché le sue imitazioni non erano piaciute nemmeno alla ministra Boschi. Per ora Virginia Raffaele regala un paio di battute: «Stiamo aspettando la Boschi e il permesso del papà, del resto Sanremo è quell’evento in cui tutti si sentono autorizzati a pontificare, come per la Nazionale e per la Banca Etruria».
Carlo Conti spiega la filosofia del suo Festival: «Lo scorso anno avevo preparato una macedonia con tanti sapori musicali, quest’anno ho pensato a un mosaico con tanti tasselli di colori diversi. Poi c’è anche la cornice del mosaico, perché anche i quadri più belli hanno bisogno di una cornice consona. Quest’anno ho cercato di spiazzare e lasciare qualche sorpresa al pubblico: per compensare la mia bruttezza, sul palco ci sono Gabriel Garko e la freschezza della giovinezza di Madalina Ghenea». Una che, parole sue, ha trovato l’America in Italia: «Da piccola guardavo Sanremo con la mia famiglia, sono arrivata da voi quando avevo 14 anni, qua si sono avverati tutti i miei sogni». La speranza è quella di non fare la fine della valletta dell’anno scorso, Rocío Muñoz Morales che tutti ricordano per essersela dimenticata.
Al momento si profila un Festival autarchico, perché gli ospiti musicali italiani sono già definiti: nella serata di apertura è prevista Laura Pausini, per la chiusura è in scaletta Bocelli (in coppia con Ariana Grande), mentre nelle altre tre serate si alterneranno Eros Ramazzotti, Renato Zero e i Pooh.
Quanto alle popstar internazionali molte le trattative in corso ma nessuna in dirittura di arrivo: si parla di Elton John, Rihanna viene esclusa, più facile piuttosto arrivare a Bruno Mars. Un nome per la verità c’è – ramo cinema però —. L’anno scorso Hollywood si era presentata con la testa e il corpo di Charlize Theron, mentre quest’anno Rai1 sta lavorando per avere Nicole Kidman, una che va dove la porta il cachet (è stata anche madrina – sempre molto ben pagata – della fallimentare esperienza di Agon Channel).
Da Hollywood ai Puffi il passo è Cristina D’Avena, autrice delle colonne sonore dei cartoni animati di mezza tv (a partire dalla «Canzone dei Puffi», che fu disco d’oro con 500 mila copie nel 1982). Conti ha infatti promesso che sarà sul palco, accogliendo così la petizione che si sta gonfiando sul web a dismisura come tutte le cose degne di inconsistenza.
Il direttore di Rai1 Giancarlo Leone tira le fila economiche del Festival: «Prevediamo un costo in linea con quello dell’anno scorso, intorno ai 16 milioni di euro. Ci auguriamo che il saldo, come negli ultimi due anni, grazie alla pubblicità sia positivo di almeno 4 milioni. Sarà un Festival all’insegna della musica e dell’allegria, ma anche della sicurezza. I controlli saranno ampliati e sono previste misure ad hoc, come i biglietti nominali. Gli ascolti sono importanti ma non determinanti: il Festival negli ultimi dieci anni ha oscillato tra il 35% e il 48% di share: auguro a Conti di collocarsi a metà strada, intorno al 42-43%».