Corriere della Sera, 13 gennaio 2016
Il sindaco di Quarto non lascia l’incarico, anche se il M5S l’ha espulsa
Il giorno in cui Beppe Grillo la espelle ufficialmente dal Movimento 5 Stelle con un post sul suo blog, Rosa Capuozzo lo passa per metà in Comune con la ferma intenzione di restare a fare la sindaca e per metà in Procura, dove per tre ore risponde alle domande del sostituto procuratore Henry John Woodcock. Prima di lei il pm convoca il capogruppo dei 5 Stelle al Comune di Quarto Alessandro Nicolais e la consigliera Concetta Aprile.
Al magistrato la sindaco avrebbe spiegato che se minimizzò le minacce ricevute dall’ex consigliere Giovanni De Robbio, lo fece quando non si era ancora resa conto di essere stata sotto ricatto, aggiungendo di averne avuto consapevolezza solo più avanti.
La scelta di non denunciare anche dopo aver capito tutto, invece, la sindaca Capuozzo l’avrebbe spiegata come una sorta di protezione verso l’amministrazione del suo Comune. Temeva, cioè, che una denuncia pubblica potesse danneggiare l’esperienza di governo del Movimento 5 Stelle a Quarto. Insomma, una valutazione politica, la sua, e non un atteggiamento omertoso. La stessa valutazione che l’avrebbe spinta a non rappresentare nemmeno ai vertici del Movimento la gravità dei fatti, anche se poi dalle intercettazioni contenute nelle carte dell’inchiesta si capisce che invece lei la gravità dei fatti ai dirigenti nazionali l’aveva spiegata eccome. I colloqui registrati dagli inquirenti sono molto espliciti e non sembrano lasciare adito a dubbi. La versione della sindaca – che la prossima settimana sarà ascoltata dalla Commissione antimafia – nega però questa evidenza e anche Luigi Di Maio ancora ieri sera, intervenendo a Ballarò, ripeteva che «noi non sapevamo nulla del ricatto». Ma ormai le strade di Rosa Capuozzo e del Movimento 5 Stelle dovrebbero essersi definitivamente divise. Grillo scrive che la sindaca di Quarto «è stata raggiunta da un provvedimento di espulsione dal Movimento 5 Stelle per grave violazione dei suoi principi». Aggiunge che loro sono «il Movimento 5 Stelle e non un Pd qualsiasi», e che «è dovere di un sindaco del Movimento 5 Stelle denunciare immediatamente e senza tentennamenti alle autorità ogni ricatto o minaccia che riceve».
Quello che Grillo però non può fare è costringere Capuozzo a lasciare la guida del Comune di Quarto. Ci ha provato, ma senza successo. Lei continuerà a fare la sindaca, sorretta dai consiglieri del suo gruppo che adesso rischiano a loro volta l’espulsione dal Movimento. Ma sono stati proprio alcuni consiglieri, già in una lunga riunione risalente a lunedì, a prospettare l’eventualità di andare avanti anche senza simbolo. E adesso Rosa Capuozzo – deludendo anche il marito che in radio, intervistato a La Zanzara, aveva detto di augurarsi che sua moglie lasciasse l’incarico – lo dice chiaramente: «Continuerò a lavorare nell’interesse di Quarto e continuerò a portare avanti il progetto del Movimento 5 Stelle anche senza il simbolo. Perché il movimento non è nei simboli ma nei principi».