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 2016  gennaio 12 Martedì calendario

Quarto, l’espulsione di Rosa Capuozzo verrà ufficializzata domani ma lei resiste

Non c’è crisi politica nel M5S che non venga risolta così: l’espulsione di Rosa Capuozzo verrà ufficializzata domani. Nel farlo i vertici proveranno a tenere dentro tutto: il rifiuto di lasciare la poltrona del sindaco di Quarto, la diversità dagli altri, l’unità di un Movimento che in 72 ore è passato dalla difesa del suo sindaco alla richiesta di un passo indietro fino alla scomunica.
Con ogni probabilità il testo verrà messo oggi sul blog di Grillo, per provare a chiudere una vicenda che in una sola settimana ha strapazzato gran parte della narrazione Cinquestelle: l’essere inavvicinabili dalle mafie, pronti a governare nei Comuni e saldi attorno alla nuova leadership posta alla guida del Movimento. 
Così, dopo il silenzio di ieri, i parlamentari più in vista del M5S sono pronti a tornare oggi nei programmi televisivi a spiegare, raddrizzare, tentare di convincere base ed elettori che il disastro di Quarto si può superare. Ma la botta, dal punto di vista politico, è stata forte. Soprattutto sul direttorio. Di Maio e Fico, che fin dall’inizio si sono intestati il tentativo di risolvere la questione, non sono riusciti a ottenere le dimissioni di nessuno. Né del sindaco né dei consiglieri necessari a far decadere il consiglio. Il che la dice lunga sulla debolezza politica della struttura di comando.
Nel caos generale la voce degli scontenti risuona più alta delle altre. Il deputato campano Luigi Gallo, mai segnalato come un dissidente rispetto alla linea dettata da Grillo e Casaleggio, ieri è stato durissimo: «Non essendo emersa ad oggi – ha scritto sulla sua pagina Facebook – alcuna palese violazione delle norme giuridiche né del regolamento del Movimento 5 Stelle, del sindaco, della giunta e degli attuali consiglieri comunali del M5S non condivido la decisione comunicata tramite il blog di Beppe Grillo. Ad oggi risultano tutti, secondo le indagini, parte lesa di un tentativo di infiltrazione e che l’Amministrazione comunale rispetto alle vicende accadute ha operato come argine ai tentativi di infiltrazioni, non cedendo alle pressioni di interessi oscuri sui quali la magistratura attualmente indaga».
E se Gallo ci mette la firma il malumore di tanti che preferiscono non farlo è sempre più evidente. Anche perché la posizione di Capuozzo sembra essersi rafforzata, nonostante le perquisizioni di ieri: «Dagli atti sull’appalto oggetto di attenzione da parte dell’Anac – spiegava ieri Raffaele Cantone – mi sembra che il comune di Quarto abbia chiesto correttamente al prefetto cosa fare sul commissariamento».
Ora, un nutrito gruppo di deputati e senatori aspetta la prossima assemblea congiunta per chiedere conto ai cinque della gestione complessiva della vicenda. Contro Fico, Di Maio e gli altri pioveranno le critiche di chi non ha compreso le ragioni dell’allontanamento del sindaco e quelle di chi invece avrebbero preferito che la soluzione, tutta politica, venisse condivisa con qualcuno. Se non con la base, almeno con un’istanza più larga della stretta cerchia, un po’ in difficoltà, dei fedelissimi di Grillo e Casaleggio.