la Repubblica, 12 gennaio 2016
Se Sarri costa un quinto di Benitez. L’allenatore del Napoli ha un ingaggio da 700mila euro e il contratto non cambia neanche con lo scudetto. Ma se vince intasca premi, anche da un milione
All inclusive: tre “cin cin” al prezzo di uno. Domenica ricorreva il compleanno numero 57 di Maurizio Sarri e il suo presidente gli ha regalato una bottiglia pregiata di Sangiovese, costo 800 euro, con cui in serata l’allenatore toscano ha brindato pure alla goleada con il Frosinone e soprattutto al primato solitario in classifica: mezzo scudetto che mancava al Napoli addirittura da un quarto di secolo, festeggiato tutto sommato sobriamente con un buon bicchiere di vino rosso. «È un traguardo platonico, purtroppo: le maratone non si vincono mai a metà strada, bisogna arrivare davanti a tutti alla fine». Niente bollicine, insomma. Lo spumante resterà in ghiaccio almeno fino alla metà di maggio e Aurelio De Laurentiis – così – se l’è cavata a buon mercato e con un solo regalo: apprezzando al di là della bravura anche la morigeratezza del suo nuovo tecnico.Sarri è una persona semplice, oltre a essere un maestro della panchina. Ed entrambe le qualità l’hanno aiutato a coronare il suo sogno, spianandogli nella scorsa estate la strada verso Napoli. «Era scritto da qualche parte, visto che sono nato a Bagnoli e da ragazzino tifavo per gli azzurri». Pure il destino ci ha messo del suo, in effetti. Lo scorso 5 giugno, poco dopo il tramonto, il tecnico aveva appena imboccato l’autostrada del Sole in compagnia della moglie, reduce da un meeting estivo sulla costiera Amalfitana. «Suona il mio cellulare e si presenta a sorpresa De Laurentiis, chiedendomi la disponibilità per fissare il più presto possibile un appuntamento. Certo che sì – gli risposi – mi trovo già a Caserta e in un quarto d’ora sono lì».Il Normal One, come lo chiamavano anche ai tempi di Empoli, i problemi non li crea: tendenzialmente li risolve. Ed è pure economico, come ha avuto modo di capire il suo nuovo presidente. Ci è mancato poco che il successore di Benitez firmasse in bianco, pur di catapultarsi con il pieno di entusiasmo nella sua bramata avventura napoletana. Stipendio netto di 700 mila euro: un quinto di quanto prendeva lo spagnolo Rafa e molto meno degli altri colleghi top della serie A.Era una scommessa e nella rapida trattativa estiva De Laurentiis l’ha fatto pesare, investendo su Sarri con parsimonia e una robusta dose di furbizia. Il presidente ha infatti puntato il minimo sindacale sul nuovo tecnico, ma allo stesso tempo l’ha blindato con un contratto potenzialmente lunghissimo: fino al 2020, nonostante la facciata della scadenza annuale. «Le opzioni sono tutte per me, posso far scattare il rinnovo per altri quattro anni». E alla stessa cifra, per giunta: anche se questo il presidente non lo ha rivelato pubblicamente.L’allenatore, in teoria, non avrà infatti diritto ad alcun “adeguamento” economico. Nemmeno se riporterà lo scudetto a Napoli con un’impresa storica. Casomai per Sarri scatteranno dei premi: 350 mila euro per la vittoria dell’Europa League, 500 mila in caso di qualificazione per la prossima Champions. Del bonus tricolore si sussurra solo, invece. Ammonterebbe a 1 milione: ma le parti – scaramanticamente non confermano.Sarri e De Laurentiis si incontreranno presto: questo è certo. La conferma del tecnico a metà stagione e già scontata ed è altrettanto evidente che il presidente ne riconoscerà i meriti: al di là delle pastoie contrattuali. La scelta “low cost” per la panchina azzurra ha pagato i suoi dividendi e il presidente è sempre più convinto di aver fatto tombola: dopo aver puntato sull’allenatore più bravo ed economico che c’era sulla piazza. Mihajlovic è andato al Milan, che al Normal One aveva pensato per primo e poi aveva lasciato stare: bocciandone il dress code tuta e sigarette, considerato non adatto per la Scala del calcio. Il Napoli non si è invece fatto impressionare e adesso festeggia il suo titolo di campione d’inverno, conquistato da un allenatore che ha saputo mettere in riga un top player come Higuain: 5.5 milioni netti di stipendio. Otto volte in più del suo nuovo maestro, arrivato per stupire dalla provincia. I soldi non fanno la felicità: nelle favole funziona ancora così.