Corriere della Sera, 10 gennaio 2016
Le lodi di Gramsci a Pirandello
Caro Romano, nei Quaderni del carcere Antonio Gramsci traccia un lusinghiero profilo della figura di Pirandello, drammaturgo e scrittore. Ma Gramsci non è stato forse tra i membri fondatori del Partito comunista italiano, mentre Pirandello non fu a sua volta, per una dozzina d’anni, iscritto al Partito fascista? Come si conciliano le due posizioni?
Piero Campomenosi
pierocampomenosi@ libero.it
Gramsci fu critico teatrale dell’Avanti! dal 1916 al 1920 e le sue critiche sui drammi di Pirandello formano non meno di duecento pagine. In molti casi il suo giudizio fu severo, ma sempre attento, intelligente, mai condizionato da pregiudizi politici. Credo che il realismo socialista non abbia avuto su di lui alcuna influenza.