Corriere della Sera, 10 gennaio 2016
Le donne devono obbedire al marito. È quello che pensa la stragrande maggioranza dei musulmani (sondaggio)
L a stragrande maggioranza dei musulmani ritiene che la moglie debba obbedire al marito. Su altre questioni – divorzio, decisione di portare il velo, eredità – le comunità di religione islamica sono meno compatte, le opinioni variano da Paese a Paese. Un grande sondaggio sui «musulmani del mondo» realizzato nel 2013 dal Pew Research Center, ha fotografato la cultura prevalente di svilimento della donna tra i musulmani. Convinzioni che stanno probabilmente alla base dei fatti accaduti la notte di Capodanno a Colonia e in altre città europee. Sui 23 Paesi in cui è stata indagata l’affermazione che «una moglie deve sempre obbedire al marito», in venti si sono registrate ampie maggioranze che si dicono «del tutto o in gran parte d’accordo». Solo in tre – Bosnia, Albania, Kosovo – l’idea è risultata minoritaria. In Medio Oriente e Africa del Nord si va dal 93% della Tunisia al 92% di Marocco e Iraq al minimo, 74%, del Libano. Nell’Asia del Sud e del Sudest, dal 96% della Malaysia all’88% (quota minima) del Bangladesh. Situazione simile in Tajikistan (89%), Uzbekistan (84%) e in generale nell’Asia centrale ex sovietica. Anche tra i musulmani russi, il 69% è di quell’opinione. In Turchia il 65%. I Paesi in cui la maggioranza dei musulmani ritiene che la decisione di portare o meno il velo dovrebbe essere lasciata alla donna sono venti sui 39 in cui la domanda è stata posta: tutti quelli di Europa e Asia con l’eccezione dell’Afghanistan, dove solo il 30% pensa che la scelta non debba essere fatta dal marito o dal padre. Che sia la donna a decidere sul velo lo pensa una minoranza anche in Egitto (46%), Giordania (45%), Iraq (45%) e in tutta l’Africa subsahariana con l’eccezione del Senegal (58%). Il diritto di una donna di chiedere il divorzio è invece considerato legittimo per una maggioranza dei musulmani europei, turchi, dell’Asia centrale (escluso il Tajikistan), di Bangladesh, Tunisia, Marocco e Libano. Ma la pensa così solo il 22% in Egitto e Marocco, il 14% in Iraq, il 33% nei Territori palestinesi. Su 23 Paesi in cui è stato chiesto se i maschi e le femmine debbano avere gli stessi diritti di eredità, in dieci la maggioranza dei musulmani ha risposto negativamente, soprattutto in Medio Oriente e Nord Africa. Idee che resteranno a lungo lontane da quelle prevalenti in Europa: sono radicate nella cultura e conservate dal fallimento economico e sociale dell’Islam.