il venerdì, 8 gennaio 2016
Il giorno di lutto pagato se ti muore il gatto (o il pesce rosso)
La morte di un animale domestico può essere profondamente traumatica e richiedere più di qualche giorno per potersi riprendere.
È quanto sostiene il management di Kimpton Hotels & Restaurants di San Francisco, una catena di alberghi americana che offre accoglienza ai clienti con animali. Nei contratti di lavoro ai dipendenti viene offerta un’assicurazione per gli animali domestici e in caso di morte tre giorni di lutto pagati.
La società Mars, che produce cioccolate e cibo per animali domestici, offre ai dipendenti soltanto un giorno di lutto ma concede l’orario flessibile in caso di malattia. In alcuni casi, poi, i dipendenti possono lavorare da casa se il gatto o l’amato cane sono gravemente ammalati o prossimi al decesso.
Il problema nasce quando non si parla più di gatti o di cani ma, ad esempio, di pesci. Tecnicamente anche i pesci rossi e quelli di acquario rientrano nella categoria di animali domestici.
È possibile provare lo stesso dolore per la perdita di un cane che per quella di un pesce? Difficile rispondere a questa domanda se non si possiede un pesce rosso, è quanto sostiene il management del Kimpton di San Francisco.
Certo è che per chi ama gli animali lavorare per un’impresa che capisce il tipo di rapporto che li lega a quelli domestici è un grosso vantaggio al punto da essere disposti a percepire anche salari più bassi. Le agevolazioni offerte hanno infatti un grosso valore, non solo monetario ma esistenziale.
Spesso aiutano a superare il trauma prodotto dalla perdita di un animale domestico e ad evitare il peggio: ansia, crisi depressive e persino la perdita della voglia di vivere.