Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  gennaio 08 Venerdì calendario

L’Air Force One di Renzi ancora non è pronto

Non decolla. Almeno non nei tempi che avrebbe voluto Matteo Renzi. Non decolla e ritarda, malgrado l’ordinativo risalga ormai a più di un anno fa. Eppure i piloti del 31 Stormo dell’Aereonautica hanno completato il corso prima di Natale con tanto di brevetto finale e autorizzazione al volo.
FOTO
Nulla da fare la consegna dell’Airbus A340, preso in leasing per otto anni dalla presidenza del Consiglio, slitta ancora. Sarebbe dovuto arrivare oggi, come annunciato ieri dal ben informato Ivan Orlando, direttore del sito www.aviazionecivile.it profondo conoscitore dell’aeronautica europea e che qualche settimana fa pubblicò le foto dell’aereo presidenziale. Per l’”air force one” di Renzi, 12 posti in prima classe, 28 in business e 200 in economy, si dovrà attendere ancora prima di vederlo atterrare a Fiumicino proveniente direttamente da Abu Dhabi.
L’aereo ha già una decina d’anni. È stato noleggiato dalla compagnia Ethiad e permetterà la vendita dell’Airbus A319 attualmente in dotazione della presidenza del Consiglio. Un velivelo, quello usato sinora, molto più piccolo che costringeva i presidenti del Consiglio a fare scalo nei voli intercontinentali. L’aereo sembrava pronto già a fine ottobre in previsione della trasferta in Sudamerica del presidente del Consiglio. Poi si scoprì che era pronto solo esteticamente. Ovvero che era stato riverniciato con i logo della presidenza del Consiglio, la bandiera italiana la scritta”Repubblica italiana” e tre lunghe scie colorate tricolori. Non solo gli interni erano ancora come un qualsiasi aereo di linea, ma mancava anche il personale di servizio e, soprattutto, i piloti addestrati.
AFRICA
Un problema non da poco che ha spinto palazzo Chigi a soprassedere e a rinviare l’utilizzo ad una non meglio precisata trasferta in Africa che Renzi dovrebbe fare nelle prossime settimane. In Italia l’aereo dovrebbe essere portato da piloti Ethiad per poi essere preso in consegna dall’Aereonautica per le opportune verifiche di sicurezza e per essere allestito in modo da poter ospitare un ufficio e salette riservate per lo staff della presidenza del Consiglio. La riconfigurazione e la rimmatricolazione – attualmente risulta”targato” Emirati Arabi – richiederà quindi altre settimane e non è detto che dagli hangar di Fiumicino riesca ad uscire in tempo per la prossima trasferta all’estero.
L’affitto mensile dell’Airbus dovrebbe aggirarsi tra i 340mila e i 250 mila dollari compresi i costi di manutenzione del velivolo. A Palazzo Chigi sostengono che l’operazione di noleggio con la formula”wet lease” non dovrebbe comportare oneri aggiuntivi per il contribuente visto che verrebbe messo in vendita il vecchio Airbus e vi sarebbero risparmi sui costi di manutenzione e di assicurazione.
MOTORI
Con quattro motori Rolls Royce e due corridoi all’interno, come negli aerei di linea intercontinentali, l’A340 permetterà a Renzi e ai futuri inquilini di palazzo Chigi di volare senza soste e scali tecnici e di ospitare al proprio interno, anche dopo la”riconversione”, circa 150 passeggeri. Ovviamente, ammesso che arrivi, visto che i continui rinvii e i problemi che potrebbe incontrare a Ciampino data la larghezza delle ali, cominciano a sollevare più di un interrogativo.