8 gennaio 2016
L’Isis si sta prendendo la Libia • Un uomo ucciso a Parigi mentre tenta di assaltare un commissariato di polizia • Molestie sessuali non solo a Colonia, ma anche a Stoccarda, Amburgo, Zurigo ed Helsinki • La Borsa di Shangai chiude la sessione dopo soli 29 minuti • L’Istat certifica l’aumento degli occupati • I primi politici condannati per Mafia Capitale • Il manager della Apple che guadagna più del boss Tim Cook • Oetzi aveva la gastrite
Isis In Libia un camion bomba guidato da un kamikaze lanciato contro il campo di addestramento per le reclute della polizia di al-Jahfal a Zliten, 160 chilometri a est di Tripoli, ha fatto almeno 50 morti e oltre 120 feriti. Si sospetta che i responsabili siano quelli di Isis, che sempre ieri hanno attaccato dando alle fiamme i terminali petroliferi di Ras Lanuf, Ben Jawad e il porto di El Sider. I miliziani di Isis si stanno concentrando nel Paese (sconosciuto il loro numero, fonti libiche stimano sino a 10.000 stranieri). Isis sposta i suoi uomini via mare, controlla ormai oltre 400 chilometri di costa libica, molti arrivano anche in barca dalla Tunisia (Cremonesi, Cds).
Parigi A Parigi, proprio mentre si ricordavano le vittime dell’attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo, un uomo, in mano una mannaia o un coltello, ha provato a fare irruzione nel commissariato del diciottesimo arrondissement, gridando «Allah Akbar». Gli agenti, vedendo dei fili elettrici spuntare dal giubbotto, hanno fatto fuoco uccidendolo. Poi si è scoperto che la cintura esplosiva era finta. L’uomo non aveva documenti, i poliziotti dicono che il suo nome era Sallah Ali, nato a Casablanca nel 1995, schedato nel 2013 per una storia di furto in banda organizzata nel sud della Francia. L’età però non corrisponde alla fisionomia del terrorista, che avrebbe almeno trent’anni. Gli investigatori stanno esaminando il cellulare ritrovato nei vestiti. Secondo i primi accertamenti, l’apparecchio contiene messaggi in arabo e tedesco, senza che però ci siano prove di un attacco organizzato con altri complici. Le testimonianze npn concordano con la versione della polizia: secondo alcuni l’uomo non ha gridato, avanzava a mani alzate e senza armi in pugno (Ginori, Rep).
Molestie A Colonia, per le molestie di Capodanno subite da donne a opera di stranieri ubriachi, le denunce sono salite a 121. «In tre quarti dei casi - ha affermato un portavoce della polizia - si tratta di reati a sfondo sessuale spesso avvenuti in concomitanza con furti o borseggi». Due denunce sono per stupro, le altre per «furti o lesioni». Sedici i sospetti identificati, «in gran parte uomini di origine nordafricana». Secondo il settimanale Der Spiegel ci sarebbero inoltre 4 fermati. Molte vittime hanno confermato che erano stranieri, all’apparenza immigrati. E persino rifugiati: «Sono siriano, dovete trattarmi amichevolmente, mi ha invitato la Signora Merkel!» avrebbe detto uno dei sospetti citato nel rapporto. Le molestie di Colonia non sono un fatto isolato: altre 70 aggressioni a sfondo sessuale sono state denunciate ad Amburgo, 12 a Stoccarda, sei nella vicina Svizzera, a Zurigo. Anche a Helsinki, in Finlandia, nella notte di Capodanno ci sono state molestie sessuali diffuse nella piazza centrale, che ospitava circa ventimila persone per i festeggiamenti, e sono stati denunciati tre stupri nella stazione centrale, dove si erano radunate circa mille persone, per lo più iracheni. In quest’ultimo caso i presunti aggressori sono tre richiedenti asilo, che sono stati arrestati (Tebano, Cds).
Borse Ieri la Borsa di Shangai ha chiuso dopo soli 29 minuti per eccesso di ribassi: nei primi 13 minuti l’indice CSI300 di Shanghai, subissato da ordini di vendere, ha ceduto il 5% e il meccanismo automatico appena introdotto dall’autorità di controllo ha bloccato i computer. Un quarto d’ora di stop, poi la ripresa, come da nuovo regolamento: un solo minuto e lo CSI300 ha toccato -7,2%. E allora seduta finita dopo 29 minuti compresi i 15 del primo fermo. Chiusa anche quella di Shenzhen. Lo yuan è caduto a 6,595 sul dollaro, il cambio più basso dal febbraio 2011 e alcuni analisti prevedono che arrivi a 7 entro fine anno. Per sostenere lo yuan la Banca centrale ha speso 107 miliardi di dollari a dicembre (ne restano comunque 3,3 trilioni in cassa a Pechino). L’oro è tornato sopra 1.100 dollari l’oncia per la prima volta in nove settimane come bene rifugio; il prezzo del petrolio è caduto di un altro 5% a 33 dollari al barile, il minimo da 12 anni. Le Borse mondiali hanno ripreso a scendere (Tokyo -2,3% e Hong Kong -3%), Milano ha chiuso a -1,14%, Parigi ha perso l’1,72%, Francoforte il 2,29% e Londra l’1,96%. Male Wall Street con il Dow Jones arrivato a cedere il 2,15% (Santevecchi, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]
Lavoro L’Istat dice che il tasso di disoccupazione scende ed è arrivata ai minimi rispetto agli ultimi 3 anni. In un mese sono stati creati 36 mila nuovi posti di lavoro, in un anno i nuovi occupati sono 206 mila e i disoccupati sono diminuiti di 479 mila unità. Il tasso di disoccupazione (in calo costante da luglio scorso) a novembre 2015 si attesta all’11,3%, toccando i minimi dallo stesso mese del 2012. Le persone in cerca di occupazione sono 2 milioni e 871mila, in calo di 48mila unità rispetto alla situazione registrata a ottobre e di 479.000 unità su novembre 2014. Inoltre dopo la crescita avvenuta tra giugno e agosto (+0,5%) e il calo di settembre (-0,2%) e ottobre (-0,2%) — fa notare l’Istat — a novembre 2015 la stima degli occupati cresce dello 0,2% (+36.000). Tale crescita è determinata dalla componente femminile e dall’aumento dei dipendenti permanenti e degli indipendenti mentre calano i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione aumenta di 0,1%, arrivando al 56,4%. La stima dei disoccupati a novembre diminuisce dell’1,6% (-48mila): il calo riguarda uomini e donne e chi ha meno di 50 anni. Dopo la crescita di settembre (+0,5%) e ottobre (+0,3), a novembre la stima degli inattivi tra 15 e 64 anni rimane stabile: 36,3% (Di Frischia, Cds).
Mafia Capitale Daniele Ozzimo, ex assessore capitolino alla Casa (pd) e Massimo Caprari, capogruppo per il Centro Democratico (che sosteneva la giunta Marino), sono i primi politici condannati per Mafia Capitale: hanno ricevuto in primo grado e con rito abbreviato (quindi con pena già scontata di un terzo) 2 anni e 2 mesi il primo, 2 anni e 4 mesi il secondo. Sono colpevoli, salvo appello, di aver indirizzato appalti e delibere a favore delle coop. condanne a un anno e dieci mesi a testa anche di Gerardo e Tommaso Addeo, collaboratori di Luca Odevaine quando era membro del Tavolo sull’immigrazione, e a due anni e due mesi di Paolo Solvi, uomo di fiducia di Andrea Tassone, l’ex presidente di Ostia, municipio sciolto per mafia (Fiano, Cds).
Apple Luca Maestri, 52 anni, dal 2014 Cfo (Chief financial officer) della Apple, romano, vive e lavora a Cupertino. Nel 2015 ha guadagnato 25,3 milioni di dollari, cioè quasi due milioni di euro al mese, è al quarto posto nella hit-parade dei direttori finanziari più pagati d’America e al primo posto tra tutti i manager italiani. Il suo stipendio è stato più alto di quello di Tim Cook, chief executive della Apple, che nel 2015 ha guadagnato 10,3 milioni di dollari. Dopo la laurea in economia alla Luiss e un master in scienza del management alla Boston university, Luca Maestri ha lavorato nel settore finanziario di grandi società globali, spostandosi da continente a continente, e acquisendo una grande esperienza. I primi vent’anni di carriera li ha trascorsi alla General Motors, con ruoli operativi che lo hanno portato dall’Asia alle Americhe, fino a diventare responsabile finanziario della Gm Europa (40 miliardi di dollari di fatturato). Nel 2009 è diventato cfo della Nokia Siemens, poi della Xerox, fino ad approdare nel 2003 alla Apple. All’inizio era semplicemente uno dei vice-presidente per la finanza, ma quando nel maggio 2004 lo storico direttore finanziario della Apple, Peter Oppenehimer, andò in pensione dopo 18 anni nel gruppo, il manager italiano fu subito scelto al suo posto (Zampaglione, Rep).
Oetzi Nello stomaco della mummia di Oetzi è stato trovato l’Helicobacter pylori, un batterio presente ancora oggi in circa una persona su due, e che può essere all’origine di ulcera e gastrite (Sta).
(a cura di Daria Egidi)