la Repubblica, 30 dicembre 2015
Non piove, governo ladro
Di inquinamento si muore, ma ci vogliono anni. Questo non consola. Indica – semmai – quanto retrodatata e spalmata nel tempo sia l’impotenza del potere politico di fronte al potere economico, che in perfetta solitudine decide la rotta. Ma al tempo stesso la longevità del problema sconsiglia attribuzioni di colpa, cinicamente superficiali, ai governanti di turno da parte degli oppositori di turno, secondo il classico schema da bar (malfrequentato) “piove, governo ladro”, e in questi giorni “non piove, governo ladro”. Lo fanno quasi tutti, da sempre, destra e sinistra, scaricando nel campo altrui questioni annose e strutturali. Spesso con le stesse precise parole di accusa, salvo poi usare le stesse precise parole di difesa a parti invertite. Chissà se Grillo, sbatacchiando qualche migliaio di morti assortiti in faccia al sindaco di Milano e al governo di Roma, sa di ricalcare il più vecchio, muffito copione della politica politicante. E chissà se si rende conto che quando toccherà a lui, o ai suoi, prendere in mano la situazione (ipotesi tutt’altro che infondata), verranno ripagati con la stessa, identica moneta. Diranno allora, ricevendo gli stessi insulti che ora rivolgono agli altri: è colpa dei governi precedenti. Con le stesse parole dei governi precedenti.