La Stampa, 30 dicembre 2015
Tutti i ponti del 2016 che faranno felici i lavoratori
Tenete pronte le valigie. Il 2016 si annuncia come l’anno dei weekend lunghi e delle vacanze spezza-routine. Con le feste comandate che cadono in modo strategico, basterà aggiungere appena sette giorni di ferie mirate qua e là per restare un mese lontano dall’ufficio, assenze estive escluse.
Ve lo ricordate il 2007, l’anno record dei ponti? Ecco, il 2016 non avrà nulla da invidiare a quel periodo. Gli albergatori sono già entusiasti. «Visto che la crisi continua, almeno il calendario ci offre un motivo per sorridere», commenta Filippo Donati, presidente di Assohotel Confesercenti.
Si comincia subito bene. Il 1° gennaio è venerdì. L’Epifania mercoledì. Prendendosi liberi giovedì 7 e venerdì 8 gennaio e attaccandoci il fine settimana del 9 e 10, si racimolano una decina di giorni liberi. Ma quasi ogni mese capiterà l’occasione per staccare la spina. A febbraio c’è Carnevale. Il 27 e il 28 marzo arrivano già Pasqua e Pasquetta. Ad aprile ecco il fine settimana prolungato da sabato 23 a lunedì 25, la ricorrenza della Liberazione.
L’unica festività che i lavoratori non riusciranno a celebrare in modo adeguato è proprio la loro, cioè il 1° maggio, che nell’anno che sta per iniziare cade di domenica. Paradossale? Forse. Ma a ben pensarci, poteva andare molto peggio. Come nel 2010. Allora furono 12 mesi quasi senza ponti: 25 aprile e Ferragosto di domenica, 1° maggio di sabato, Natale e Santo Stefano entrambi nel weekend, Capodanno 2011 ancora di sabato. E pure nel 2015 i “giorni rossi” del calendario non erano posizionati meglio: l’Epifania di martedì, Ferragosto di sabato e Ognissanti la domenica. Lo avevano subito ribattezzato “l’anno del lavoro”.
Ma nel 2016 verremo ricompensati. La settimana del 2 giugno sarà, tempo permettendo, la prima occasione per andare al mare. La festa della Repubblica è, infatti, di giovedì. Le possibilità per ritagliarsi il tempo per una vacanza sono due: stare a casa dal sabato precedente, chiedendo tre giorni liberi, oppure attaccare al festivo venerdì 3 e a ruota il weekend. Ferragosto, invece, è di lunedì: per i pochi che in quel periodo non saranno in ferie, si prospettano comunque tre giornate libere.
I lavoratori esultano. Chi festeggia un po’ meno sono i genitori costretti a fare i salti mortali tra nonni e baby sitter o a prendere ferie forzate per badare ai figli in vacanza da scuola. Per legge, i giorni di lezione non possono essere meno di duecento l’anno. Gli istituti dovranno fare bene i conti, visto che anche nella seconda parte dell’anno i ponti possibili non sono pochi. Un esempio? Il 1° novembre cade di martedì ed è dunque quasi scontato che lunedì 31 le scuole restino chiuse. L’8 dicembre, invece, è giovedì. Le possibilità che nessuno sia in classe nemmeno venerdì 9 sono alte.
In un balzo siamo già alle feste di fine anno. Se consideriamo soltanto quest’ultimo periodo, il 2016 non sarà il massimo. Vigilia, Natale e Santo Stefano sono concentrati sabato, domenica e lunedì. Anche San Silvestro e Capodanno cadono nei due giorni del weekend. Ma non lamentiamoci. L’anno alle porte regalerà vacanze inattese a sufficienza.