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 2015  dicembre 30 Mercoledì calendario

I 100 nomi del 2015 di Gianni Mura (seconda parte)

JOVETIC STEVAN
(calciatore) Il suo amico Drobnjak, d.s. del Buducnost, gli racconta la storia di Milivoje Raicevic, 22 anni: rottura dei legamenti. Né il giocatore, che guadagna sui 15mila euro l’anno, né il Buducnost possono sostenere le spese di visite di specialisti, intervento chirurgico, riabilitazione. Ci penso io dice Jovetic, che non conosce nemmeno di vista Raicevic. E ci pensa davvero, in tutto e per tutto. Raiceivic tornerà a giocare nel prossimo campionato. 8,5.
JUVENTUS
(squadra di calcio) Un 2015 niente male; coppa Italia, scudetto, Supercoppa italiana e la finale di Champions. 7,5.
KALINIC NIKOLA
(calciatore) Il semplificatore: 7,5.
KHALED AL-ASAAD
(archeologo) Scrittore, traduttore dall’aramaico. Si può considerare il padre di Palmira, dichiarata dall’Unesco nel 1980 patrimonio dell’umanità. Ma a quelli dell’Isis poco importa dell’umanità, molto più del patrimonio. Lo rapiscono, lo torturano per fargli rivelare dove ha nascosto i pezzi più preziosi, lui non parla. Allora lo decapitano davanti al museo. Aveva 82 anni. E gli dobbiamo tutti qualcosa, fosse pure un grazie straziato come il suo corpo di innamorato della bellezza.
KIRALY GABOR
(calciatore) Lo Zoff ungherese, agli Europei avrà 40 anni suonati. Dopo anni di onorata carriera sui campi tedeschi e inglesi è tornato da dove era partito, all’Haladas di Szombathely. Nel calcio modaiolo è quasi un cavernicolo, gioca con pantaloni da tuta grigi e larghi, quasi sformati. Ha molto merito nel ritorno dell’Ungheria a un torneo importante, dopo 44 anni. A lui 8, e un bentornato all’Ungheria pensando a Bozsik e Hidegkuti, non certo a Orban.
LOMU JONAH
(rugbysta) Mister Rugby lo chiamavano, o anche il Maradona della palla ovale. Alto quasi due metri, 120 chili, correva i 100 in 10”8. Di origini tongane, è stato il più giovane (19 anni) esordiente negli All Blacks. In campo, potenza pura. Trapiantato di reni nel 2004, in dialisi, morto a 40 anni.
LUCARELLI ALESSANDRO
(calciatore) Capitano di un Parma sparito che ha lottato sempre (battuta la Juve, per esempio, pareggiato col Napoli). Capitano coraggioso, nei mesi brutti ci ha messo la faccia, parlando a nome di tutti i compagni. E a Parma è rimasto, pur avendo offerte più consone. È ripartito dalla serie D, con un po’ di vecchio Parma intorno (Apolloni allenatore, Nevio Scala presidente) che fa bene sperare. Lucarelli è la smentita al luogo comune dei calciatori miliardari che pensano solo alle ragazze, ai macchinoni e alle discoteche. Certo, ci sono anche quelli. Ma c’è anche Alessandro Lucarelli: 9.
LUIS ENRIQUE
(allenatore) Sospetto che non fosse scarso come l’avevano giudicato a Roma. Anzi, ne sono certo: 8.
MAGGIANI MAURIZIO
(scrittore) “Il romanzo della Nazione” (ed. Feltrinelli): libro caldamente consigliato.
MARANGONI SILVIA
(pattinatrice) Specialità artistico inline, ha vinto il suo 11° mondiale. Ricordarsi, ogni tanto, degli sport cosiddetti minori.
MARCHESI MARCELLO
(attore e scrittore) Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano, è sua. Come circa 400 slogan e Caroselli, una decina di libri, una cinquantina di sceneggiature cinematografiche (la prima nel ’39), molte trasmissioni tv quando valeva la pena di accendere la tv. “Agenda Marchesi” (ed. Bompiani) può servire a scoprire o rileggere un umorista serio. 8.
MARIOTTINI DIEGO
(giornalista e scrittore) “Dio, calcio e milizia” (ed. Bradipolibri), sottotitolo “Il comandante Arkan, le curve da stadio e la guerra in Jugoslavia” racconta tempi che sembrano lontani ma lontani non sono. E poi certe storie è meglio conoscerle che ignorarle.
MELLO NICCOLÒ
(giornalista) Sul titolo (“Salvate il soldato pallone”, ed. Bradipolibri) si può discutere. Sul testo no: 11 storie incrociate di uomini del calcio nel macello della seconda guerra mondiale. Alcune storie davvero poco note, e questo è un merito.
MERET ALEX
(calciatore) Portiere a Udine, 18 anni, promette bene. 7 d’incoraggiamento.
MILITE TONINO
(pittore e poeta) Nel 1980 aveva ideato la bandiera della pace, un simbolo uguale per tutti. Ma dove sono finite le bandiere della pace?
MIRANDA JOAO
(calciatore) È questo difensore abilissimo uno dei segreti, nemmeno tanto segreti, dell’Inter: 8.
MORANDINI MORANDO
(giornalista) Un uomo molto colto che era diventato un libro: “il Morandini”, come a scuola si diceva il Rocci e il Saitta.
MOSCON GIANNI
(ciclista) Passa pro con la Sky e un po’ mi spiace, perché al di là del nome è tra le squadre meno inclini alla poesia. Trentino della Val di Non, suona la fisarmonica e va forte, un 7 d’incoraggiamento gli spetta.
MOURINHO JOSÉ
(allenatore) Se è caduto il Muro, può cadere Mourinho. Si rialzerà presto. Zompare al volo sul vagone United (o Real) sarebbe un capolavoro insuperabile. Sappia lo Specialone che siamo in trepida attesa.
NIBALI VINCENZO
(ciclista) Stagione da 6,5. Nel 2016 vincerà il Giro, poi si vedrà.
NIELSEN HARALD
(ex calciatore) I compagni lo chiamavano Dondolo. Sull’ultimo scudetto del Bologna c’è la sua firma.
NOOTEBOOM CEES
(scrittore) «Non bisogna capire la poesia, bisogna sentirla». Bella frase. E bello il suo libro, “Tumbas”. Tombe di poeti e pensatori, ognuna con la sua foto, e testi dei sepolti o di Nooteboom. Un libro pieno di vita (non si scherza su certe cose).
ORMEZZANO GIAN PAOLO
(giornalista e scrittore) “I cantaglorie” (ed. 66thand2nd) è, effettivamente e affettivamente, una storia calda e ribalda della stampa sportiva. Calda perché Ormezzano non sa cosa sia la freddezza, ribalda perché gli piacciono gli aggettivi un po’ in disuso. Troppo buono nei miei confronti posso dire, e ritenermi dispensato dal voto.
ORRICO CORRADO
(allenatore) Come ebbe a dire Scopigno di Niccolai, mai mi sarei aspettato di vederlo opinionista in Rai. Segno che qualcuno là dentro una buona idea può averla. E lui funziona, se non si lega troppo al ruolo di bastian contrario. 7
PALLOTTA JAMES
(presidente Roma) Pentito?
PALTRINIERI GREGORIO
(nuotatore) Impressionante la sua potenza sui 1.500, ammirevole il suo distacco dal divismo. Non vuò fa l’americano, anche se qualcuno lo chiama Greg. Ma è di Carpi, meglio il Lambrusco di altre bevande scure e frizzanti. Gregorio, 9.
PARMA
(squadra di calcio) Ricordati Donadoni e Lucarelli, resta da dire di tutto un ambiente che ha resistito allo svuotamento da dentro e allo sciacallaggio da fuori. Per esempio, a fine giugno a Chianciano si svolge la finale-scudetto Giovanissimi (classe 2000) tra Inter e Parma. Il Parma è fallito, ripartirà dalla D e cancellerà tutto il settore giovanile, e i ragazzi sanno che sarà la loro ultima partita con quella maglia. I pullmini per il trasporto sono stati venduti, come le panche dello spogliatoio. Provvedono le famiglie. Ai supplementari, Inter- Parma 4-3, il 4-4 solo sfiorato, favola finita, voto 9,5.
(2. continua)