Il Messaggero, 4 dicembre 2015
Lunedì notte su Rete4 guardate “Il Presidente”, il film in cui Putin si racconta
Tutto il protagonismo internazionale di Putin in un film. S’intitola «Il presidente». L’ha prodotto la tivvù di Stato russa. Andrà in onda, nella versione italiana curata da Alessandro Banfi, lunedì a mezzanotte su Rete4. E occhio: in questi 90 minuti di intervista e di ricostruzione di una storia politica e nazionale ci sono tutti gli elementi per capire le mosse dello Zar Vladimir. Comprese le accuse alla Turchia e le profonde divisioni («Non ci può essere un solo padrone del mondo») esistenti tra la Russia e gli Stati Uniti nel grande gioco geo-politico e militare. Alla Turchia accusata di pagare l’Isis «sotto banco», ma anche agli States, in una delle scene di questo film, il capo del Cremlino manda questo avvertimento: «Mai, in nessun caso, conviene finanziare gruppi locali di terroristi per i propri scopi geo-politici, perchè alla fine queste manovre si rivoltano contro chi le ha attuate». E ancora: «Crollato il Muro di Berlino, si pensava che la Russia non potesse più avere i suoi interessi geo-politici. E invece noi abbiamo il diritto di averli». Putin emerge dal film – che ieri è venuto a Roma il presidente Mediaset, Fedele Confalonieri, a presentare – come un personaggio estremamente lucido e diretto: «Una volta – racconta lo Zar – un noto uomo politico ebbe a dire che una buona parola e una smith and wesson sono molto più efficaci della sola parola buona. E purtroppo aveva ragione». Il personaggio è così. E commenta Confalonieri: «Noi siamo grati alla Russia, che sta difendendo il mondo occidentale dal terrorismo. Il valore di Putin non è riconosciuto soltanto da Berlusconi, che gli è amico. Su di lui, anche il premier Renzi e l’ex premier Prodi hanno aderito al giudizio positivo che per primo ha dato Berlusconi».