Il Sole 24 Ore, 18 novembre 2015
Made in Italy, esportazioni in aumento: dopo tre mesi consecutivi di flessione, a settembre sono cresciute dell’1,6%. A far da traino soprattutto le vendite verso i mercati extra Ue (+5,2%)
Iniezione di fiducia per il made in Italy. Per la prima volta dopo tre mesi la crescita congiunturale dell’export italiano torna a segno più. Nel mese di settembre, secondo quanto comunica l’Istat, le esportazioni hanno segnato un +1,6 per cento. Nonostante questo recupero, il terzo trimestre segna un calo del 2,3% sul trimestre precedente, a causa delle flessioni registrate in luglio e agosto. Anche l’import (+1,1%) segna a settembre una crescita congiunturale. Il surplus commerciale è a 2,2 miliardi (contro gli 1,9 miliardi del settembre 2014). A livello tendenziale, cioè rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, in settembre la crescita dell’export è stata dell’1,4% (+4,1% Paesi Ue, -2% Paesi extra Ue).
I dati
Ma procediamo con ordine. La crescita congiunturale dell’export, la prima dopo tre mesi di consecutiva flessione e in linea con l’incremento dei livelli di attività (+0,2% la variazione mensile della produzione industriale), è imputabile all’aumento delle vendite verso i mercati extra Ue (+5,2%), mentre verso l’area Ue si registra una contenuta flessione (-1,1%).
A settembre 2015 i mercati che manifestano una crescita dell’export particolarmente sostenuta sono: Stati Uniti (+18,4%), Belgio (+16,1%), Spagna (+12,2%) e Polonia (+11,6%). In rilevante espansione le vendite di autoveicoli (+30,4%), di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici (+8,7%) e di computer, apparecchi elettronici e ottici (+8,6%). In particolare, un forte stimolo alla crescita dell’export proviene dalle vendite di articoli farmaceutici in Belgio e di autoveicoli negli Stati Uniti. Nei primi nove mesi dell’anno l’attivo raggiunge i 30 miliardi (+56,1 miliardi al netto dell’energia).
L’agroalimentare
«Cresce ancora l’export agroalimentare made in Italy toccando quota 27 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2015. Un dato in crescita di otto punti percentuali rispetto allo scorso anno e che nel solo mese di settembre vede l’export agroalimentare superare i 3,2 miliardi, quasi il 6% in più rispetto al 2014. Un risultato straordinario che evidenzia il grande successo che questo settore sta avendo nel mondo, anche grazie all’occasione avuta con il semestre di Expo 2015». Così il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, commenta i dati Istat sul commercio estero. «I 50mila incontri b2b fatti dalle nostre imprese, le visite dei buyer internazionali nei nostri distretti produttivi – continua Martina – sono un’eredità concreta dell’esposizione universale. Il governo è al fianco delle aziende con misure straordinarie per conquistare nuovi spazi sui mercati internazionali».
«Sebbene l’extra-Ue – nota Assocamerestero – sia ancora il principale traino delle vendite, grazie soprattutto agli Stati Uniti, occorre forse un ritorno di attenzione sull’Europa, che complessivamente assorbe i due terzi dell’export italiano».