il Fatto Quotidiano, 17 novembre 2015
Secondo la stampa americana, l’Isis userebbe un conto in bitcoin per gestire le sue finanze eludendo i controlli
L’Isis avrebbe usato un conto in Bitcoin, la famosa moneta elettronica creata nel 2009, per spostare fondi e finanziarie le proprie attività. A riportarlo è la stampa americana: se la notizia fosse confermata dimostrerebbe come il Califfato ricorra alla tecnologia per trasferire denaro sfuggendo ai controlli, dato che la piattaforma non è regolamentata come i mercati internazionali.