Corriere della Sera, 17 novembre 2015
L’intervista di Abu Umar
Abdelhamid Abaaoud (alias Abu Umar al-Baljiki), la mente belga degli attentati di Parigi, lo scorso febbraio ha dato una trionfale intervista alla rivista dell’Isis «Dabiq», per umiliare i servizi europei, parlando della pur fallita azione di Verviers a gennaio, spiegando tra l’altro come un agente belga che aveva la sua foto lo ha guardato, ma ha stimato che non ci fosse somiglianza e lo ha lasciato andare.
Dabiq: Perché sei andato in Belgio?
Abdelhamid Abaaoud: «Allah mi ha scelto, insieme a Abuz-Zubayr al-Baljiki (Khalid) e Abu Khalid al-Baljiki (Sufyan), e mi ha inviato in Europa a terrorizzare i crociati che stanno facendo la guerra contro i musulmani. Come sapete, il Belgio fa parte della coalizione dei crociati che attaccano i musulmani dell’Iraq e dello Stato Islamico».
Dabiq: È stato difficile arrivare in Belgio?
Abaaoud: «Abbiamo avuto qualche problema strada facendo. Abbiamo trascorso alcuni mesi a cercare un modo per entrare in Europa, ma ringraziando Allah, siamo riusciti a entrare in Belgio. Lì ci siamo procurati delle armi e abbiamo organizzato un covo mentre progettavamo le nostre operazioni contro i crociati. Allah ci ha aiutato e facilitato in tutto questo. Non esiste forza o potenza se non tramite Lui».
Dabiq: Come ha fatto la stampa degli infedeli a ottenere una tua foto?
Abaaoud: «Un fratello aveva girato un filmato di alcuni di noi prima della battaglia, ma aveva perso la cinepresa e questa era stata successivamente venduta da un traditore a un giornalista occidentale. Di colpo ho visto la mia foto su tutti i media, ma gli infedeli sono stati accecati da Allah. Sono stato persino fermato da un poliziotto che mi ha fissato per confrontarmi con la foto, e invece poi mi ha lasciato andare, non aveva trovato nessuna somiglianza! Questo è stato un vero miracolo di Allah».
Dabiq: Che cosa è successo con le autorità belghe il giorno della battaglia?
Abaaoud: «Abuz-Zubayr e Abu Khalid erano insieme nel covo e avevano preparato armi ed esplosivi. Gli infedeli hanno assaltato il posto con più di 150 soldati delle forze speciali sia francesi che belghe. Dopo un conflitto a fuoco durato circa dieci minuti, tutti e due i fratelli sono stati benedetti con il martirio, che entrambi desideravano da tempo. Prego Allah di accoglierli entrambi».
Dabiq: Ma se tu non eri con loro al momento dell’irruzione della polizia, perché hanno sospettato di te?
Abaaoud: «Ero conosciuto ai servizi segreti da prima, perché ero stato arrestato in passato».
Dabiq: Raccontaci del tuo viaggio nello Stato Islamico.
Abaaoud: «Allah ha accecato gli infedeli e così sono riuscito a scappare e ad arrivare fino allo Stato Islamico, con tutti i servizi segreti che mi davano la caccia. E questo dimostra che il musulmano non deve temere la reputazione esagerata dei servizi di intelligence dei crociati. Il mio nome e la mia foto erano su tutti i notiziari e io me ne andavo tranquillamente in giro nel loro Paese, progettavo le mie operazioni contro di loro, e sono riuscito ad allontanarmi in tutta sicurezza quando è stato necessario».