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 2015  novembre 17 Martedì calendario

Mercati calmi

Almeno sotto il profilo della reazione dei mercati finanziari non si può parlare di un effetto «13 novembre» dopo gli attentati di Parigi. I tragici fatti di venerdì scorso non hanno dunque intaccato la fiducia degli investitori e non ci sono stati fenomeni di vendita da panico. Parigi ha chiuso quasi invariata, con un arretramento minimo di appena il -0,08% dell’indice Cac 40. E oscillazioni non superiori allo «zero virgola» si registrano su tutti i principali listini del Vecchio Continente. Il Ftse Mib di Piazza Affari, ha segnato un arretramento dello 0,14%, mentre il Dax di Francoforte e l’Ibex di Madrid si muovono al rialzo di appena il +0,05% e il +0,13% rispettivamente. Londra sale dello 0,46% (indice Ftse 100) e i principali indicatori statunitensi si muovono in aumento di quasi l’1%. A livello settoriale le principali compagnie aeree europee perdono dal -0,39% di Easyjet al – 5,6% di Air France-Klm.
I mercati hanno dunque reagito in maniera radicalmente diversa rispetto a quanto fecero con gli attentati alle Twin Towers di New York, quando dopo una chiusura forzata di 4 giorni, Wall Street registrò un crollo di circa il 12% nella prima settimana di riapertura della Borsa.
«I mercati stanno mantenendo la calma», ha dichiarato il vicepresidente della Bce Vitor Constancio, secondo cui gli attacchi che hanno sconvolto la capitale francese «potrebbero aggravare i problemi che stiamo già affrontando».
Si teme un effetto sugli indici di fiducia dei consumatori e delle imprese che potrebbe rallentare la ripresa.
Intanto le mani forti della Bce continuano gli acquisti di titoli nel quadro della politica di «quantitative easing» e il tasso di inflazione di area euro dà segnali di rialzo. Un +0,1% a settembre che allontana il rischio deflazione.