Il Messaggero, 16 novembre 2015
Del Piero dopo Conte? Dopo gli Europei l’attuale ct abbandonerà la Nazionale. Tra gli aspiranti successori ben tre bianconeri: l’ex capitano, Allegri e Cannavaro. Ma Tavecchio vorrebbe Ancelotti
Il futuro di Conte è solo l’Europeo. Il ct dirà quasi sicuramente addio dopo l’avventura in Francia. La Federcalcio deciderà, però, a marzo come sostituirlo. Proprio quando l’Italia affronterà la Spagna (il 24, probabilmente a Bari: la sede di Napoli, dopo il caso Insigne, è stata scartata) e la Germania (il 28 a Monaco). Sarà il mese chiave per la Nazionale. Soprattutto per individuare la nuova guida azzurra.
EREDI BIANCONERI
L’ultima candidatura è sorprendente. Anche Del Piero entra in corsa. Almeno a parole: «Fino a qualche anno fa non ho mai pensato alla panchina dell’Italia. Oggi ha capito che essere ct è una cosa bella, difficile e affascinante. Resta, però, un’idea. Comunque: mai dire mai». Non solo lui. Tra gli aspiranti al trono anche Allegri e Cannavaro. Tavecchio vorrebbe Ancelotti che però si sente ancora allenatore di club. Conte guarda all’estero. Ma la Juve lo riprenderebbe subito. E la Roma non lo perde di vista. La Figc, intanto, se lo coccola: gli ha garantito che la finale di Coppa Italia sarà disputata prima della fine del campionato (15 maggio) e la settimana successiva avrà i giocatori in ritiro (23 maggio).
DATI ALLA MANO
Permaloso, come gran parte degli abitanti del nostro pianeta, e puntiglioso. E anche scrupoloso e inflessibile. Conte, dopo la lunga seduta video del mattino, ha presentato il conto a chi ha criticato l’Italia di Bruxelles. Media severi, secondo lui, addirittura più del risultato. Il ct ha voluto ufficializzare la bontà della prestazione della Nazionale contro il Belgio. In difesa del gruppo e del suo lavoro, ecco che ha fatto distribuire ai giornalisti presenti a Coverciano il match report (fonte Sics) della gara di venerdì sera. E, a leggere bene quelle statistiche, gli azzurri sono stati quantomeno in partita, a prescindere dal 3 a 1 che è costato al ct il 2° ko in 15 gare.
QUESTIONE DI GOL
L’Italia risulta essere stata più pericolosa del Belgio (48 a 42). Stessi tiri in porta degli avversari (13) e di più nello specchio (6 a 5). Mignolet ha di conseguenza fatto più parate di Buffon (5 a 1). Gli attaccanti di Wilmots, insomma, sono stati più concreti (nelle conclusioni e anche nei dribbling, 8 a 7), sfruttando tra l’altro le gaffe della difesa azzurra. Pure le palle recuperate (59 a 48) e i duelli vinti (59% contro 41%) rendono l’idea di quanto gli azzurri siano comunque rimasti a lungo in partita. Così, domani sera contro la Romania, Conte insisterà sulla formazione base: dentro, rispetto a Bruxelles, solo Barzagli, Soriano ed El Shaarawy, rispettivamente al posto di De Sciglio, Parolo e Candreva. Chiellini potrebbe fare il terzino sinistro nel 4-4-2 (o il centrale nel 3-5-2). Nella ripresa proverà gli altri: De Silvestri, Acerbi, Cerci e Giaccherini.