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 2015  novembre 13 Venerdì calendario

Dopo Scotland Yard l’Inghilterra vuole vendersi anche l’MI6, il quartier generale di James Bond

David Cameron sfratta James Bond. Proprio mentre esce nei cinema di tutto il mondo l’ultima fatica di 007, indiscrezioni raccolte dal quotidiano The Independent rivelano che il governo britannico vuole far traslocare i servizi segreti dalla storica sede londinese affacciata sul Tamigi, resa famosa proprio dalla saga cinematografica.

L’edificio è il simbolo dell’MI6, agenzia militare che si occupa dello spionaggio all’estero. La sua costruzione nel quartiere di Vauxhall, a sud di Londra, venne approvata da Margaret Thatcher nel 1988, cioè prima che il governo riconoscesse ufficialmente 1’esistenza stessa dell’organizzazione. Costò 135 milioni di sterline, più altri 17,5 per alcune spesucce extra che includono, si dice, anche un tunnel verso Whitehall, la zona governativa. Provvisto di misure di sicurezza straordinarie, ha una struttura imponente che, secondo le intenzioni dell’architetto Terry Farrell, doveva ricordare ai cittadini il potere dello Stato. Inaugurato nel 1994, è entrato nel cuore dei britannici sia per il suo aspetto intrigante, che gli è valso il soprannome di «Babilonia sul Tamigi» (assomiglia infatti a una ziqqurat, una struttura religiosa dell’antica Mesopotamia composta da piattaforme sovrapposte, ma c’è chi lo chiama anche «Legoland»), sia perché compare spesso, appunto, nei film di James Bond (in uno degli ultimi, Skyfall, del 2012, viene fatto anche esplodere). L’intenzione del governo è di spostare gli inquilini in altri palazzi. Per motivi di efficienza, perché così gli 007 sarebbero più vicini ai ministeri. Ma soprattutto per motivi economici. La spending review ha infatti messo nel mirino la proprietà perché vale diversi miliardi. Per ora si sta studiando la fattibilità dell’operazione, ma l’obiettivo è ripetere quanto già fatto con altri due storici e pregevoli edifici pubblici del centro di Londra, l’Old War Office e l’Admiralty Arch. Il primo, dove Winston Churchill pianificò la strategia della Seconda guerra mondiale, è stato comprato a dicembre dalla multinazionale indo-britannica Hinduja in partnership con la spagnola Obrascon Huarte Lain Desarrollos. Diventerà probabilmente un hotel di lusso, così come l’Admiralty Arch, che fino al 2012 ha ospitato uffici pubblici. L’esecutivo sta cercando di trasferire più personale possibile alla periferia della capitale, in aree in cui i costi sono molto più bassi rispetto alla centralissima Whitehall, dove invece per ogni funzionario si spendono 35mila sterline l’anno. così non è solo il quartier generale dell’MI6 a rischiare, ma anche quello dei «cugini» dell’MI5, il servizio segreto interno, laThames House. Tra il 2010 e il 2014 il governo si è liberato di edifici per un totale di due milioni di metri quadri, che hanno fatto incassare 1,5 miliardi di sterline e permesso di risparmiare 600 milioni l’anno di spese di mantenimento. Entro il 2020, tuttavia, ci si è posti l’obiettivo di recuperare altri cinque miliardi. E l’ufficio di James Bond, per fare cassa, è sicuramente l’ideale.