ItaliaOggi, 13 novembre 2015
Le regole del giornalismo, cosa fa notizia e cosa no. Dal bambino che morde un cane all’ex magistrato colto a letto in albergo con un minorenne romeno
Le regole del giornalismo sono molto semplici. E si basano, ad esempio, sul principio che se un cane morde un bambino non è una notizia mentre se un bambino morde un cane lo è. E quindi se un ragioniere di Caserta sottrae, alla cassa della sua impresa, 500 mila euro per spenderli con ballerine (come si diceva un tempo) merita, al massimo, l’attenzione del giornale locale. Invece (cosa di ieri) se la stessa cifra la fa fuori un monsignore ex abate di Montecassino, questa vicenda merita intere paginate, con foto e dichiarazioni di esperti. Il furto è lo stesso del ragioniere mentre il protagonista è diverso. Allora, perché la notizia di un ex magistrato colto a letto in albergo con un minorenne romeno l’hanno appresa solo i lettori della cronaca milanese del Corsera (ma senza il nome del magistrato) e nessun altro? È una notizia che danneggia la magistratura? No, perché è la magistratura che ha fatto il suo dovere arrestando il pedofilo. E allora perché questa notizia è stata censurata? Se non vogliamo perdere la faccia dovremmo aprire un dibattito pubblico su questa omissione.