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 2015  novembre 13 Venerdì calendario

Alitalia ancora alla ricerca di un amministratore delegato, ma nel frattempo il cda ha conferito al presidente Montezemolo tutte le deleghe dell’ex ad Silvano Cassano

Il presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, non ha formalmente il titolo di amministratore delegato dell’Alitalia, ma i poteri che il consiglio di amministrazione gli ha attribuito – in attesa di trovare un nuovo a.d. – sono gli stessi che aveva l’a.d. Silvano Cassano, dimessosi il 18 settembre per l’andamento della compagnia inferiore alle attese. E, come Cassano, per le operazioni di importo più elevato – per esempio ogni acquisto oltre i 15 milioni di euro, o 50 milioni per il carburante – Montezemolo ha bisogno della firma congiunta del direttore finanziario di Alitalia, Duncan Naysmith, 42 anni, manager scozzese nato a Mufulira (Zambia) espresso dall’azionista forte di Alitalia, Etihad, che possiede il 49 per cento. Non ha deleghe formali James Hogan, l’a.d. di Etihad che è vicepresidente di Alitalia.
Questo risulta dal verbale con le deleghe attribuite dal cda Alitalia il 18 settembre. Secondo i documenti che Il Sole 24 Ore ha consultato, al presidente di Alitalia, Montezemolo, il cda ha conferito «il potere di curare la gestione ordinaria della società e gli affari sociali, con responsabilità degli uffici, del personale, del patrimonio della società, nonché della corretta conduzione dell’attività aziendale».
Montezemolo ha il potere di «formulare proposte al comitato revisione e al cda» per il budget annuale e il piano industriale pluriennale, nominare e licenziare dipendenti e dirigenti, stabilendone la remunerazione, «prendendo in considerazione, per quanto attiene i dirigenti, esclusivamente le raccomandazioni e i pareri espressi dal comitato nomine e remunerazione (...)», ha il potere di istituire e sopprimere sedi secondarie.
Resta di competenza del cda la nomina di uno o più direttori generali o dirigenti esecutivi con obbligo di riportare direttamente all’amministratore delegato. Il capitolo chiave sono «investimenti, disinvestimenti e altre operazioni»: si parla di soldi. Il cda ha conferito a Montezemolo il potere di acquistare e cedere beni mobili, immobili, aziende, partecipazioni «con firma singola fino all’ammontare di 15 milioni di euro»; e «con firma congiunta insieme al direttore finanziario per operazioni di valore compreso tra 15 e 30 milioni». Le soglie di valore sono riferite a singole operazioni o serie di operazioni collegate. Queste soglie «non operano rispetto agli investimenti specificamente previsti nel piano industriale e nel budget» approvati dal cda. Solo il cda può decidere trasferimenti di partecipazioni «che possano comportare la perdita del controllo» di società.
Montezemolo ha il potere di acquistare carburante con firma singola fino a 50 milioni di euro; il limite è «riferito all’ammontare di spesa complessiva, stimata, per ogni fornitore, in relazione al volume di ogni gara promossa». Oltre i 50 e fino a 250 milioni ci deve essere la firma congiunta del direttore finanziario Naysmith. Per importi più elevati la competenza è del cda.
Montezemolo ha il potere di assumere o rimborsare finanziamenti, inclusi contratti di affitto (lease) di aerei o motori, con firma singola fino a 20 milioni per operazione; con firma congiunta insieme al direttore finanziario per operazioni tra 20 e 50 milioni.
Inoltre Montezemolo ha il potere di curare «la gestione della comunicazione commerciale, («quale, ad esempio, la cura delle campagne pubblicitarie e di advertising, la comunicazione alla clientela, il branding, le relazioni esterne, etc.) e il coordinamento e la sovrintendenza dei rapporti con gli organi di informazione e con i media».