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 2015  novembre 13 Venerdì calendario

Tsipras esorta i greci a scioperare, solo che lo sciopero generale è stato proclamato contro di lui

Nel cielo di Atene, ieri volavano palloncini colorati con la scritta «le promesse di Tsipras»: aria calda. Più in basso, nella Piazza Sintagma luogo delle manifestazioni che spinsero Syriza al governo, scontri e bottiglie molotov: non gran cosa ma brutto spettacolo per un esecutivo di sinistra. Era lo sciopero generale, il primo da quando Alexis Tsipras vinse le elezioni lo scorso gennaio. Contro la politica di austerità contrastando la quale Syriza ha costruito le proprie fortune, che poi invece ha accettato e ora applica con ansia in cambio di 86 miliardi dai creditori. A differenza dei palloncini, le contraddizioni non volano via. Però si ripetono.
 Di fronte alle due organizzazioni sindacali che ieri hanno bloccato ospedali, trasporti, aerei, uffici pubblici per protestare contro i tagli alle pensioni e le misure che l’esecutivo sta varando, il governo ha invitato… a partecipare allo sciopero. In questo modo – ha spiegato – si rafforzerà la sua posizione nei confronti della troika, la quale si aspetta che le misure siano tutte prese. Il problema è che la trattativa tra Atene e i creditori è stata fatta e conclusa in estate, con un memorandum che dettaglia una serie di cose che il governo greco si è impegnato a fare. Il dossier non può essere riaperto e non lo sarà. L’invito del governo è probabilmente una trovata retorica di fronte al disorientamento della base. E i lavoratori in piazza, infatti, ieri non lo hanno apprezzato.
È qualcosa che però racconta come mai le politiche di riforma e di controllo della spesa abbiano riportato le economie a crescere e le disoccupazioni a scendere in Portogallo, Irlanda, Cipro e Spagna ma non in Grecia. È che i governi di Atene a quelle politiche non hanno creduto e non le hanno realizzate pur avendone bisogno più di chiunque: tessevano di giorno e disfacevano di notte. Tsipras continua a non credere in quello che ha firmato: stare in mezzo al guado farà male a lui e ai greci.