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 2015  novembre 12 Giovedì calendario

La squadra di basket di Rieti vuole mettere un sito porno come sponsor sulle maglie. Questione di soldi

Alla signora Anna Rita la cosa proprio non è andata giù. «Va bene tutto, ma PornHub sulle maglie proprio no», ha intimato categorica al marito. Lui, Giuseppe Cattani, il consorte in questione, è anche il presidente della Npc Rieti, squadra di basket di Serie A-2. Che, appreso della disponibilità del colosso del porno online di sponsorizzare una squadra in Italia, non ci ha pensato su due volte. E, malgrado le rimostranze della moglie, ha deciso di inviare al sito hot la candidatura del suo club. «La cosa è nata quasi per scherzo e mi è costata anche una lite familiare – conferma il numero uno della pallacanestro reatina –. Ma vista la difficoltà a reperire sponsor mi sono detto: perché non provarci?». Certo, un po’ combattuto ammette di esserlo pure lui. «Sul piano etico qualche dubbio ce l’ho – spiega Cattani –. Ma provarci non costa nulla: aspettiamo la risposta e, nel caso, si vedrà». Una decisione che è un po’ anche una «provocazione» per attirare l’attenzione sul momento difficile che molte società stanno attraversando. «Tra l’altro non ci sarebbe niente di illegale – sottolinea –. E da imprenditore e appassionato (Cattani è anche un ex giocatore, ndr) ho il dovere di preoccuparmi del futuro di questa società». La stessa dove iniziò la carriera di Brunamonti e nacque il mito di Sojourner.
Una storia che richiama alla memoria anche un precedente. Quando, nel 2011, il sito di relazioni extraconiugali Ashley Madison propose una sponsorizzazione da capogiro (si parlò di 1,5 milioni di euro) alla Virtus Roma. Ma il presidente Claudio Toti rifiutò. Cattani, invece, sembra pensarla diversamente. E pazienza per il nome: PornHub Rieti, la squadra più hot d’Italia. «È per il bene del basket», assicura il presidente. Anche se a luci rosse.