Grazia, 12 novembre 2015
Le donne etero non esistono: o sono bisessuali o sono lesbiche. È un dato scientifico
Signore, se non lo sapevate, ve lo diciamo noi: siete tutte bisessuali. E a rivelarlo sono i vostri occhi. Questo almeno sostiene l’équipe del professor Gerulf Rieger del dipartimento di Psicologia dell’università dell’Essex, in Gran Bretagna, che ha analizzato le reazioni di 345 donne di fronte a uno stimolo visivo di contenuto erotico. In pratica, alle signore sono stati mostrati video e immagini con corpi nudi e scene di rapporti sessuali consumati da entrambi i sessi. Il risultato? Le donne eterosessuali del gruppo si sono eccitate allo stesso modo sia guardando i maschi sia le femmine. Per stabilirlo, il professore ha usato parametri fisiologici, che misurano le reazioni fisiche, in particolare della pupilla. Che non mente mai: è scientificamente provato che quanto più c’è attrazione ed eccitazione, tanto più la parte centrale dell’occhio si dilata.
La conclusione che ne hanno tratto i giornali inglesi, che in questi giorni riportano la notizia, è che, appunto, le donne non sono mai eterosessuali, ma sempre bisex. Oppure gay. E che una donna eterosessuale al 100 per cento non esiste. Quindi nessuna di noi sarebbe diversa da celebrità come la popstar Miley Cyrus, le modelle Dylan Penn e Cara Delevingne, o la cantante e attrice Rita Ora, che da sempre si dichiarano bisessuali. Ma è proprio vero? Per chiarirci le idee, interroghiamo la dottoressa Roberta Rossi, psicoterapeuta sessuologa dell’Istituto di sessuologia clinica di Roma e presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss): «Sappiamo che l’eccitazione femminile non viene accesa da immagini esplicite di genitali, ma da un erotismo più complesso e soffuso, che comprende anche i corpi femminili. Vuoi perché ci si identifica con le donne dei video, o perché ci si sente più coinvolte in una situazione intrigante. La novità è che la ricerca oggi lo conferma anche dal punto di vista fisiologico: la dilatazione della pupilla è uno stimolo riflesso, non condizionabile. L’occhio non mente. Questo, però, non basta a definire l’orientamento sessuale. Al di là dell’eccitazione fisica immediata, altri aspetti spingono a scegliere partner maschili o femminili, come per esempio i bisogni psicologici». Lo studio della pupilla potrebbe arrivare alla stessa conclusione con gli uomini? «Sì, e sarebbe interessante riproporla su di loro: secondo la psicologia, la sessualità femminile è più fluida perché le donne sono abituate a condividere l’intimità, non hanno paura dei propri sentimenti e si scambiano effusioni, a differenza degli uomini, sempre attenti a difendere la propria identità. Loro hanno più necessità di definirsi, rispetto a noi», ammette Roberta Rossi. Tornando al mondo dello spettacolo, è facile notare che gli uomini si dichiarano o etero o gay, pochi ammettono la bisessualità, a differenza delle donne come, appunto, Miley, Dylan e Cara.
Ma non sarà una moda? «Il contesto socio-culturale condiziona la sessualità» dice Roberta Rossi. «Oggi c’è un clima di maggiore libertà di cui molte donne stanno approfittando. Però non credo sia tanto una moda, quanto piuttosto un cambiamento culturale. Destinato a rimanere». Duro da fare accettare agli uomini. Che ne dite, ne mandiamo qualcuno al professor Rieger?