ItaliaOggi, 11 novembre 2015
Londra, la capitale della finanza islamica. Sono più di 20 banche nel Regno Unito che offrono servizi nel campo della finanza islamica stimati intorno ai 4,5 miliardi di dollari (4,2 miliardi di euro) a fine 2014
La City di Londra si conferma prima piazza in Europa per la finanza islamica: un mercato che pesa per almeno 2 mila miliardi di dollari nel mondo (1.867 miliardi di euro). Secondo un recente rapporto pubblicato dalle lobby dell’industria finanziaria britannica The CityUk, sono più di 20 banche nel Regno Unito che offrono servizi nel campo della finanza islamica stimati intorno ai 4,5 miliardi di dollari (4,2 miliardi di euro) a fine 2014.
Due volte di più rispetto agli Stati Uniti che contano 10 banche islamiche e molto di più che in Svizzera (4), Australia (4), Francia (3).
Basata sui principi della sharia, la finanza islamica vieta, per esempio, i tassi di interesse, la speculazione, gli investimenti in alcuni settori come quello degli alcolici. L’industria della finanza islamica dispone di un potenziale di crescita significativo. Gli attivi conformi alla sharia rappresentano soltanto l’1% della totalità dei beni finanziari internazionali mentre una persona su cinque è musulmana, per cui dovrebbe avvicinarsi ai 3 mila miliardi di dollari (2.800 miliardi di euro) nel 2018. Tuttavia, l’agenzia di rating Standard & Poor’s stima che questa crescita rapida della finanza islamica dovrà rallentare nel 2016 sotto l’effetto della caduta dei prezzi del petrolio e delle nuove regolamentazioni bancarie.