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 2015  novembre 11 Mercoledì calendario

La robotica vale mezzo miliardo. Così la manifattura made in Italy va verso verso la fabbrica intelligente

Vale mezzo miliardo di euro il fatturato della robotica in Italia, in crescita di oltre il 6% per cento. Un settore che promette di trainare la trasformazione della manifattura made in Italy verso verso la fabbrica intelligente. Con una produzione di robot aumentata del 27% e con un numero di robot installati nelle aziende italiane cresciuto del 39 per cento. 
In Piemonte e Lombardia, riassume Luciano Malgaroli, direttore generale di A&T, il Salone Affidabilità & Tecnologie che si svolge annualmente a Torino e dedicato alla meccatronica, si concentra la produzione italiana. Le due regioni insieme cubano i due terzi delle imprese italiane del comparto, con il Piemonte però che registra, grazie alla presenza delle imprese più grandi, quasi il 64% del fatturato globale e il 69% degli addetti. 
Anche per questo sarà Torino, «capitale della robotica – aggiunge Mauro Zangola, responsabile del Mesap, il polo della meccatronica piemontese – vista la concentrazione di aziende del settore, sia come produttori di robot e integratori, sia come utilizzatori di innovazione», a ospitare il prossimo 20 e 21 aprile il primo Salone italiano dedicato alla robotica. 
Si chiamerà A&T–Robotic world, si svolgerà negli spazi del Lingotto, nell’ambito del Salone Affidabilità & Tecnologie, e sarà dedicata alle principali filiere industriali di riferimento: meccanica, automotive, aerospazio, ferroviario, farmaceutica, alimentare.
A Torino saranno presenti le principali aziende attive in Italia, da Comau, Gruppo Fca, a Abb, alla giapponese Fanuc, Kuka, Saldobraz, Cloos, Tiesse Robot, Universal Robots e Yaskawa. Un settore in ascesa, che dovrebbe crescere secondo le stime internazionali di un 15% nel prossimo triennio, un settore in cui l’Italia si pone al sesto posto nel mondo per parco robot installati (primo è il Giappone), ma è prima per densità, cioé numero di robot per 10mila operatori. 
Un comparto, quello dei robot, che si prepara dunque a raccogliere la sfida della robotica collaborativa e della produzione di macchine in grado di “lavorare” insieme all’uomo in sicurezza, e che si candidano a sostituire in futuro le classiche isole robotizzate. Un passaggio che sarà favorito dalla definizione, entro fine anno, delle nuove norme Iso 150-66 che riguardano tutti gli aspetti relativi proprio alla robotica collaborativa.