11 novembre 2015
Rispetto al 2014 in Italia ci sono 370 mila contratti di lavoro in più • La città italiana col più basso tasso di disoccupazione è Verona • Vincenzo De Luca indagato per aver corrotto un magistrato • È morto Helmut Schmidt • Si dimette il capo dell’antidoping russo • Fra un secolo o due New York, Napoli e Shanghai saranno sommerse dalle acque • Venduto all’asta a un cinese, per 170 milioni di dollari, un nudo di Modigliani
Occupazione 1 Gli sgravi del Jobs act hanno creato nei primi 9 mesi dell’anno oltre 370 mila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato rispetto allo stesso periodo del 2014: a beneficiarne sono stati soprattutto operai e impiegati. Lo rivela l’Osservatorio sul precariato, pubblicato ieri dall’Inps (Di Frischia, Cds).
Occupazione 2 Verona ha un tasso di disoccupazione del 4,9%, 7-8 punti in meno dell’andamento della media nazionale, un tantino meglio della Germania e degli Usa. La provincia confrontata con il resto d’Italia eccelle e riesce a prevalere anche in Veneto dove il tasso di disoccupazione medio è al 6,6 (Di Vico, Cds).
De Luca Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, è indagato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma che riguarda il suo ex capo della segreteria, Nello Mastursi, che si è dimesso due giorni fa. Indagata anche la giudice Anna Scognamiglio, relatrice dell’ordinanza con cui lo scorso luglio era stato accolto il ricorso di De Luca contro la sospensione prevista dalla legge Severino (grazie a quella sentenza De Luca si era potuto insediare come presidente), e suo marito Guglielmo Manna. Le accuse sono rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione. Il fascicolo è stato aperto da un’intercettazione nella quale il marito del giudice Scognamiglio, parlando con Mastursi, ha chiesto «un favore» spiegando che in cambio avrebbe fatto intervenire la moglie su una vicenda che gli stava a cuore.
Schmidt 1 Morto ieri ad Amburgo a 96 anni Helmut Schmidt, cancelliere tedesco dal 1974 fino all’ottobre 1982, riconfermato in due tornate elettorali. Socialdemocratico riluttante secondo alcuni, capostipite della sinistra riformista secondo altri, Schmidt è stato straordinario gestore delle più gravi crisi tedesche del dopoguerra - da quella petrolifera al terrorismo - e sofferto erede del cancelliere più popolare e carismatico, Willy Brandt. Fumatore incallito nonostante i quattro bypass e uomo dal «carattere devastante», come lo definì una volta François Mitterrand, fu personaggio chiave nella strategia del disarmo. È stato anche tra i padri dell’euro e tra i principali architetti dell’asse franco-tedesco (Mastrobuoni, Sta).
Schmidt 2 La moglie Loki, alla quale è stato legatissimo, muore nel 2010. Nel 2012 Schmidt fa sapere di essersi innamorato di nuovo: di Ruth Loah, 79 anni (Taino, Cds).
Doping Dopo la rabbia e l’indignazione per quello che viene comunque visto come un «complotto filo americano per danneggiare l’immagine della Russia», il Cremlino prova a salvare il salvabile e «consiglia» ai suoi una strada più conciliante e collaborativa. Lo scandalo droga sollevato dalla Wada, non può compromettere il presente e il futuro dello sport russo, avrebbe spiegato Putin in persona, adesso bisogna soprattutto impedire squalifiche e sanzioni mortificanti. Il Presidente stesso ha convocato per oggi a Sochi i rappresentanti di tutte le federazioni sportive per concordare le strategie. Intanto il ministro dello Sport, Vitalj Mutko che lunedì aveva minacciato di tagliare i fondi alla Wada, ha scritto un morbidissimo comunicato nel quale rispetta «l’andamento del’inchiesta» e annuncia «eventuali opportuni provvedimenti». La federazione di atletica russa, che ha una settimana di tempo per rispondere alle pesantissime accuse dell’agenzia mondiale antidoping si è addirittura detta «pronta a formare una partnership strategica e solida con la federazione internazionale che sarebbe più efficace di qualsiasi sospensione o isolamento». Perfino Grigorij Rodchenkov, direttore del laboratorio antidoping accusato di aver manipolato quasi 1500 provette sospette ha cambiato atteggiamento. Si è dimesso in mattinata senza alcun commento dopo che lunedì aveva definito gli ispettori della Wada «tre cretini incompetenti» (Lombardozzi, Rep).
Sommersi Secondo uno studio dell’organizzazione Usa «Climate Central», se non si farà nulla per arrestare il riscaldamento globale nel giro di un secolo o due Londra, New York, Shanghai, Hong Kong, Mumbai, Rio, ma anche Napoli, Pisa, Ravenna e Venezia saranno parzialmente sommerse per l’aumento del livello del mare. Senza interventi urgenti, entro fine secolo la temperatura globale aumenterà di 4 gradi centigradi, si scioglieranno i ghiacci e si alzerà il livello dei mari. Nel giro di uno o due secoli (maggior precisione è impossibile) andranno «sotto» anche terre emerse attualmente abitate da 470-760 milioni di persone (a seconda delle simulazioni). In Italia verrebbero coinvolti in 4,7 milioni, l’8% della popolazione. Mezza Napoli verrebbe sommersa, Pisa e Venezia quasi totalmente. Evitare del tutto l’aumento del livello delle acque è ormai impossibile. È troppo tardi. Con un’ambiziosa politica climatica però l’impatto globale può essere ridotto: fermando l’aumento a 2 gradi centigradi (e con aggressive politiche di mitigazione), le persone da evacuare a fine secolo dalle aree sommerse sarebbero 130 milioni (2,9 milioni gli italiani) (Giovannini, Sta).
Scuola Dai rapporti di autovalutazione delle scuole italiane risulta che ogni anno, tra assenze e ingressi alla seconda ora, un numero considerevole di ore di lezione va in fumo: 171 per i ragazzi delle prime classi degli istituti professionali, 114 per i compagni dei licei artistici, 111 per quelli dei tecnici, 78 per i ragazzi dei licei delle scienze umane e 57 per gli studenti dei licei classici e scientifici (Intravaia, Rep).
Modigliani Il Nu Couché di Modigliani, dipinto dall’artista livornese fra il 1917 e il 1918, messo sul mercato dalla figlia Laura, è stato venduto all’asta da Christie’s per 170,4 milioni di dollari a iu Yiqian, ex tassista cinese. Con questo colpo Modigliani, morto di tubercolosi a 35 anni senza un soldo in tasca, è diventato l’autore del secondo quadro più costoso mai battuto all’asta, dopo Les Femmes d’Alger (Version ‘O’) di Picasso, che aveva incassato 179,4 milioni (Mastrolilli, Sta)
(a cura di Roberta Mercuri)