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 2015  novembre 11 Mercoledì calendario

Che vita fa Donnarumma, 16 anni e portiere titolare del Milan

Gianluigi Donnarumma, Gigio per chi lo conosce bene, ha cominciato a scrivere la sua (e non solo) storia poco più di due settimane fa: debutto da sedicenne a S. Siro con il Sassuolo, poi il Chievo, l’Olimpico di Roma con la Lazio, l’Atalanta e la chiamata fra gli azzurrini di Gigi Di Biagio.
Come si riesce a rimanere se stessi al centro di un tale frullatore di emozioni?
«Io sono sempre me stesso. Un ragazzo semplice, umile, a cui scivola tutto addosso: in questo caso, le pressioni per un debutto alla mia età...».
Sì, ma San Siro è San Siro e l’Olimpico...
«Quando sbuco dagli spogliatoi non penso a dove devo giocare. Il calcio è la mia passione, la mia vita: vado in campo per questo e, così, mi tengo lontano dai pensieri».
Un giovane, giovanissimo che dà ordini ad una difesa più grande. Non capita spesso...
«A me piace dialogare con i compagni che mi stanno davanti, avvertirli dei pericoli, indicargli i movimenti degli avversari. È normale farlo per un portiere e, credetemi, avere sedici anni o qualcuno di più non cambia niente. E, poi, riesco a trasmettere tranquillità».
Merito anche dell’altezza (1,98 cm)?
«Sì (sorride, ndr). Sono sempre stato più alto di tutti...».
Da Pompei, dove abitava, a Milano a quattordici anni. Poi?
«Vivo in convitto e studio: sono al quarto anno di ragioneria, vado in una scuola privata la mattina o il pomeriggio, dipende dagli allenamenti. Sono rimasto molto legato alle mie radici».
Perché fra i pali?
«Colpa di uno zio giocatore, faceva il portiere nella Juve Stabia. Anche mio fratello gioca nello stesso ruolo».
Da San Siro all’Italia. Per ora la maglia degli azzurrini, poi...
«La Nazionale è tutto, un sogno. Ora lo vivo qua, nel ritiro dell’Under, un giorno spero con l’Italia maggiore...».
Gianluigi Donnarumma come Gianluigi Buffon...
«Vorrei diventare un numero uno come lui».
Magari in Russia ai Mondiali del 2018
«Magari...».
Cosa può spaventare un giovanissimo calciatore già sotto i riflettori?
«Non lo so e non ci penso. Il mio segreto è pensare ad un ostacolo alla volta ed ascoltare i consigli di chi mi vuole bene: come detto, l’umiltà è uno dei miei punti di forza...».