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 2015  novembre 10 Martedì calendario

Quanto costa la tassa sui rifiuti

Nessuna sorpresa clamorosa quest’anno per la Tari. Il conto della tassa sui rifiuti nelle grandi città (321 euro medi a famiglia) è più o meno in linea con quello dell’anno scorso, manciata di euro più, manciata di euro meno. Ma andando indietro al 2012, le cose cambiano. Gli aumenti medi sono fotografati precisamente al 24% secondo i dati eielaborazione della Uil. Con picchi per città come Cagliari (+85%), Genova (+54,2%), Milano (+31%), Firenze (+30,6%) e Palermo (+37,5%). Mentre sono quasi ininfluenti gli aumenti per Napoli (+1,8%), Roma (+2,3%), Venezia (+2,9%) e Bologna (+5,2%). Dati, questi, che il Servizio Politiche Territoriali della Uil ha elabotaro partendo dai costi nelle 11 grandi città italiane, considerando una famiglia di 4 componenti con una casa di 80 mq.
Quanto al confronto con il 2014, a parte in caso unico di Bari (invariata), risultano in calo Cagliari (-6,4%), Palermo (-5,8%), Napoli (-2,8%) e Roma (-1,5). Per le altre grandi città, i rincari vanno invece dal +2,8% di Genova al +7% di Torino. Nel dettaglio tra il 2014 ed il 2015, hanno aumentato la tariffa anche Venezia (4,2%), Firenze (3,7%), Bologna (3%) e Milano (2,9%). 
Più in generale, nel 2015 si pagherà 321 euro a famiglia, contro i 320 medi del 2014 e i 259 euro del 2012. Si va dunque quest’anno dal minimo dei 228 euro medi da pagare a Bologna, ai massimi di Napoli (435 euro) e Cagliari (449 euro medi). E ancora a Venezia si pagheranno in media 334 euro, davanti ai 331 euro di Milano e più o meno in linea con Genova (330 euro). A Roma il conto medio dovebbe essere di 318 euro, più di Bari (308 euro), ma anche di Palermo (289 euro), Torino (262 euro) e Firenze (238 euro).
Diverse le scadenze da una città all’altra. A Roma a novembre c’è l’appuntamento con il secondo trimestre, mentre a Milano la seconda rata è scaduta a fine ottobre. Ancora diverso il caso di Torino, dove si sono pagati gli acconti con le vecchie tariffe, mentre il saldo (tariffe nuove alla mano) va versato entro il 10 dicembre. Per Genova c’è da regolare la terza rata (a novembre) e il saldo (a dicembre). Mentre i napoletani, che hanno iniziato a pagare a ottobre, finiranno di pagare il conto con le rate bimestrali ad aprile 2016. Quanto a Bari è in scadenza la seconda rata, cui seguirà la tranche di gennaio e il saldo a marzo 2016.