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 2015  novembre 10 Martedì calendario

Oggi a Ginevra si vende un diamante rosa. Prezzo: 25 milioni di euro. Domani, sempre a Ginevra, si vende un diamante blu. Prezzo: 35 milioni

In un caso o nell’altro, sarebbe bello vedere la faccia di chi scarterà il pacchetto. Fosse pure un regalo «riparatore», riuscirà a fare breccia nel cuore della fortunata. Sia che il generoso donatore abbia scelto il rosa, sia che abbia preferito il blu. Perché se per definizione entrambi sono «per sempre», questi due lo sono ancora di più: si chiamano Blue Moon e In the Pink e sono i pezzi forti delle collezioni di gioielli che le due principali case d’asta mondiali batteranno oggi e domani a Ginevra.
Le due pietre sono, rispettivamente, di un blu e di un rosa perfetti, fancy vivid («fantasia vivida», o con una traduzione un po’ libera, «parecchio bizzarro») secondo la classificazione dell’Istituto Gemmologico Americano.
Oggi si comincia con In the Pink e sarà Christie’s a presentare in tutto il suo luccicante splendore questo rarissimo diamante rosa, che negli scorsi quindici anni è appartenuto a una famiglia americana (grande solidarietà alla donna che se ne deve separare...). La pietra è di 16.08 carati ed è già montata in un anello che valorizza il gioiello con una doppia fila circolare di diamanti bianchi e una terza fila, più nascosta, di diamanti rosa. Il valore stimato è tra i 23 e i 28 milioni di dollari (21-26 milioni di euro).
Per dare un’idea di quanto sia raro In the Pink, basta pensare che in quasi 250 anni di storia delle aste sono stati esposti soltanto tre diamanti vivid pink di oltre dieci carati. Un altro numero ci dà la misura dell’eccezionalità della pietra: meno del 10% dei diamanti rosa pesa più di un quinto di carato.
Domani, invece, gli occhi saranno puntati sul Blue Moon, che prende il nome dal colore, naturalmente, ma anche dal detto inglese «once in a blue moon», più o meno come il nostro «a ogni morte di Papa», cioè raramente.
Sotheby’s, che lo propone, ha stimato il suo valore tra i 35 e i 55 milioni di dollari (32-51 milioni di euro). La pietra fu trovata a gennaio del 2014 nella miniera Cullinan, in Sudafrica. Grezzo, era di 29,62 carati; dopo la lavorazione, di 12,03. È stata la Cora International ad acquistarlo e a occuparsi della pulitura e del taglio: un’operazione durata sei mesi e che ha dato al diamante la sua particolare forma «a cuscino».
Se il mercato dei white diamonds si è «ammorbidito», per usare le parole di Rahul Kadakia, capo della divisione gioielli di Christie’s, i due pezzi che si sfidano oggi e domani giocheranno al rialzo. «Sarà uno scontro tra titani. Non escludo che la stessa persona possa provare ad aggiudicarseli entrambi», ride Gaetano Cavalieri, presidente di Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria.
Per lui, sono molti i motivi che rendono interessante il «duello»: «Si tratta di diamanti certificati dalla bellezza impressionante, rarissimi per caratura e caratteristiche. Fortunata la donna che li riceverà in dono».