D - la Repubblica, 7 novembre 2015
Consegnare pizze è uno dei mestieri più pericolosi d’America
Nella notte del Kentucky, alla periferia di Louisville, Josh guidava la sua jeep incurante del limite di velocità. Il carico che trasportava era troppo prezioso e il tempo troppo stretto per preoccuparsi di stop e divieti.
Sul pianale di carico della jeep, Josh trasportava quattro pizze per conto della pizzeria Spinelli’s e come tutti i guidatori delle consegne a domicilio lavorava sotto un imperativo categorico: se fossero arrivate oltre i 30 minuti dall’ordine telefonico, il cliente non avrebbe dovuto pagare e il costo sarebbe stato detratto dalla paga. Mancavano sei minuti allo scadere della mezz’ora e il navigatore gli segnalava che, rispettando il limite, avrebbe impiegato dieci minuti per arrivare a destinazione. E il costo di quelle quattro pizze avrebbe spazzato via il guadagno della giornata.
Arrivò, bruciando ogni norma del codice stradale di Louisville, all’indirizzo indicato quando mancavano ancora cinque minuti al rintocco fatale. Ce l’aveva fatta. Aprì il portellone, raccolse le quattro scatole termiche e si avviò verso la porta della casetta.
Non sentì dolore, ma una strana senzazione di freddo, quando la lama di un coltello gli entrò nella schiena. L’ultima cosa che vide, prima di crollare, fu un uomo che saliva a bordo della sua Jeep.
Forse Josh Lewis non lo sapeva – o invece lo sapeva, ma non aveva altre possibilità per lavorare – che il mestiere di “ragazzo pizza” è uno dei venti più pericolosi d’America, insieme con più prevedibili attività come il pescatore d’alto mare o il minatore.
Venti persone, due al mese, sono state accoltellate, aggredite, picchiate o uccise dall’inizio dell’anno mentre con i loro colleghi consegnavano i tre miliardi di pizze (3.000.000.000, tanto per non lasciare dubbi) a domicilio, 10 per ogni abitante degli Stati Uniti. Una donna è stata aggredita, accoltellata, rapinata dei 30 dollari che aveva appena incassato e violentata a San Francisco. A New Orleans un guidatore per la Domino’s Pizza, la più grande catena di consegne a domicilio, è stato ammazzato a rivoltellate in aprile sulla porta di casa, dal cliente che spiegherà alla polizia di averlo fatto perché non aveva i dieci dollari per pagarlo. Era il secondo “ragazzo pizza” fatto fuori a New Orleans in un anno. In molte città, la polizia ormai esige dalle pizzerie che fanno consegne a domicilio una settimana di addestramento di sicurezza dei loro guidatori, presso commissariati che spiegano le semplici misure di prudenza e di autodifesa. A Detroit, dove una notte un fattorino era stato derubato dell’automobile, sempre un’auto privata usata per portare le pizze, una catena chiamata Jets’ Pizza aveva cominciato a inviare guardie del corpo armate al fianco del guidatore, fino a quando sia l’autista che la guardia del corpo, furono fatti secchi. Da allora a Detroit non si fanno più consegne a domicilio di sera, che e proprio l’ora nella quale arriverebbero più ordini.
Negli Stati dove è permesso portare con sé un’arma in automobile, molti viaggiano armati, pizza al revolver, come nella Florida, in Texas e nel Kentucky. Anche Josh aveva un’arma nel cassettino portaoggetti, ma con le braccia ingombre di pizze non avrebbe potuto estrarla neppure se l’avesse avuta al cinturone, come Tex Willer.
Quando riprese conoscenza, steso bocconi sul marciapiedi, la sua jeep non c’era più. Ma c’erano ancora le pizze, intatte nelle loro buste termiche sparpagliate a terra. Riuscì, mentre il sangue gli gocciolava lungo le gambe, ad alzarsi, a raccoglierle, a trascinarsi con le quattro pizze, fino alla porta, a suonare il campanello e a svenire di nuovo davanti al cliente sbigottito.
Erano passati 43 minuti, come fece fede la telefonata del cliente al soccorso del 911, dal momento dell’ordine, ma il proprietario di Spinelli’s Pizzeria lo ha perdonato, dopo che era diventato l’eroe dei “ragazzi pizza”. Non gli ha detratto il costo delle quattro pizze dalla paga. Il cliente gli ha portato 100 dollari di mancia quando è stato dimesso dall’ospedale e la polizia ha anche ritovato la sua macchina. Ma Josh ha dato l’addio al lavoro troppo pericoloso.
Si è arruolato nell’Esercito, che lo manderà in Afghanistan.