il Giornale, 8 novembre 2015
Oro entro il 2020 potrebbe valere fino a 5 volte più di oggi
Dopo la corsa degli ultimi mesi, l’oro è tornato a livelli di agosto (circa 1.100 dollari l’oncia venerdì scorso), ma alcuni analisti americani scommettono che il metallo giallo entro il 2020 potrebbe valere fino a 5 volte più di oggi. Qual è il motivo? «Alla base di questi studi c’è la relativa scarsità a livello estrattivo del metallo giallo nel mondo e la massiccia domanda di alcuni Paesi e banche centrali», sottolinea Roberto Binetti che da 30 anni opera negli investimenti in oro fisico con la Confinvest di Milano e pubblica su internet le quotazioni dei principali conii da investimento. Il riferimento è all’intenso consumo della gioelleria indiana e alla crescente domanda della banche centrali, soprattutto cinese e russa. Molti italiani stanno oggi vendendo oro per fare cassa, ma visti i prezzi «investire nel metallo giallo potrebbe al contrario essere un’occasione per difendere il futuro potere d’acquisto», avverte Confinvest, che consiglia di affidare all’oro il 10- 20% del patrimonio mobiliare (cioè al netto degli immobili). Acquistare lingotti o monete è sostanzialmente identico «ma ad oggi la più richiesta e monetizzabile resta la Sterlina», avverte Binetti. L’alternativa è puntare sugli Etf o sugli altri strumenti finanziari agganciati all’oro, che però essendo contratti cartacei non danno il piacere del possesso diretto del metallo. Quando si investe in oro fisico è, in ogni caso, fondamentale rivolgersi unicamente agli operatori autorizzati dalla Banca d’Italia (legge 7/2000) e, sebbene la transazione non sia soggetta ad Iva, richiedere sempre la fattura come forma di garanzia.