CorrierEconomia, 9 novembre 2015
Telecom Italia e le omologhe europee: la difficile vita delle ex monopoliste
Si scrive incumbent ma si legge «ex monopolista», definizione che le società, Telecom Italia, France Telecom, Deutsche Telekom e British Telecom, solo per citare le principali in Europa, non amano affatto. E però è proprio in quell’essere ex monopolisti che si racchiude l’anima dell’incumbent: gli investimenti fatti dagli Stati nell’era frizzante del Dopoguerra – per certi versi una fase irripetibile nella costruzione delle infrastrutture – ne fanno ancora oggi l’ago della bilancia nei rispettivi Paesi. La modernizzazione passa da loro, così come la difesa dello status quo.
L’apertura del mercato, intendiamoci, ha funzionato, ma soprattutto sulla rete mobile. La ragione è semplice. Prendiamo per esempio la privatizzazione di Telecom Italia: siamo nel 1997, i cellulari sono già in circolazione ma sono ancora uno «status symbol» per professionisti e figli di papà. Siamo in piena era Tacs, la Total Access Communication System, poi rottamata in favore della più efficiente rete Gsm. La «cellularizzazione» di massa sta per iniziare. Il momento è proficuo: l’avventura di Omnitel è di soli due anni prima, 1995. Dunque è proprio in quegli anni che la concorrenza sul mobile permette di costruire un mercato equilibrato sebbene per la maggior parte dei clienti italiani il brand della ex Sip sia chiaramente portatore di maggiori sicurezze. Però il marketing riesce a fare la sua parte (storica la campagna You&Me di Omnitel che permetteva di parlare con la ragazza/ragazzo di turno senza pagare, una rivoluzione per quella generazione).
Sulla rete fissa, al contrario, un vero progetto di apertura e modernizzazione della rete è risultato più complesso nonostante alcuni esempi riusciti come l’operazione di Francesco Micheli con il Comune di Milano (Aem) che porta alla nascita di Fastweb. In tutti i Paesi, comunque, la storia si è ripetuta e la differenza l’hanno fatta sostanzialmente le Authority: quella inglese, culturalmente più incline al liberismo economico, ha spinto per una maggiore apertura.
Però è anche vero che la differenza la fanno anche i manager e il panorama: anche qui British Telecom si è lanciata sui contenuti e sulla Champions League, grazie alla concorrenza di BSkyB che aveva iniziato a «regalare» banda ai propri clienti.
Alla fine nell’essere degli incumbent ci sono pro e contro, responsabilità e vantaggi. Forze e debolezze.