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 2015  novembre 08 Domenica calendario

Il piano di Renzi per il dopo Expo • L’Egitto ammette che sul jet precipitato nel Sinai c’è stata un’esplosione • Storica stretta di mano fra i presidenti di Cina e Taiwan • Il battesimo di Sinistra italiana • Tre milioni di italiani faticano a pagare i conti delle case • Il diciottenne che ha sparato ai genitori della fidanzatina sedicenne

 

Expo Dove c’era Expo Matteo Renzi vuole creare il centro di eccellenza mondiale per il miglioramento della vita in tutti i suoi aspetti. Un polo internazionale di ricerca e tecnologia applicata dedicato non solo all’alimentazione, tema dell’Expo, ma a tutte le competenze che possono contribuire all’allungamento e al benessere della vita. Si mira quindi all’interazione fra scoperte e tecnologie mediche, welfare in una società che invecchia, innovazioni nei materiali sostenibili e nel ciclo dell’acqua e dei rifiuti, fino alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale «come parte di una alta qualità della vita per i cittadini di tutte le età». Il polo sarà guidato dall’Iit, l’Istituto italiano di tecnologia (fondazione di diritto privato finanziata dal governo) diretto dal 2005 dal 53enne fisico di fama mondiale Roberto Cingolani. L’obiettivo è creare una rete di collaborazione con aziende ed enti d’eccellenza e attrarre studiosi da tutto il mondo. Il governo, spiegano a Palazzo Chigi, finanzierà il progetto con iniziali 100 milioni di euro mentre altri 100 milioni saranno investiti da Iit. Il polo è pensato per occupare un’area di 70 mila metri quadrati su un totale di un milione e 100 mila dell’Expo (di cui circa la metà destinata a verde), lasciando ampio spazio ai progetti immobiliari che verranno sviluppati da Arexpo (Marro, Cds)

Jet Le autorità egiziane - con tre giorni di ritardo su quel che gli altri hanno già scoperto - hanno confermato che è stato rilevato un «rumore» anomalo nelle scatole nere dell’aereo russo caduto il 31 ottobre con 224 persone a bordo (tutti morti). E che l’aereo è esploso in volo. Intanto si scopre un dettaglio tenuto finora segreto: già il 23 agosto un charter decollato da Londra e diretto a Sharm el Sheikh, 189 turisti a bordo, fu sfiorato da un missile. Il pilota lo evitò all’ultimo virando a sinistra. L’equipaggio fece rapporto e fu invitato a tacere. Il ministero dei Trasporti britannico archiviò l’episodio con una motivazione sconcertante: non era stato l’Isis a sparare, ma l’esercito egiziano «per errore» (Battistini, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Sinistra italiana Ieri il battesimo di Sinistra italiana, nata dall’unione in Parlamento dei vendoliani di Sel e dei fuoriusciti del Pd, dietro le porte chiuse del Teatro Quirino a Roma. In platea ci sono  intellettuali come il filosofo Michele Prospero e l’archeologo Salvatore Settis, i giornalisti Giuliana Sgrena e Valentino Parlato, vari dirigenti sindacali della Cgil, c’è pure un ex ministro di Berlusconi, il repubblicano Giorgio La Malfa. Fuori una piccola folla che intona «Bella ciao» e chiede di entrare. Gli oltre 850 posti disponibili sono occupati, e allora la soluzione la trovano Stefano Fassina, Alfredo D’Attorre e Nicola Fratoianni: escono loro, trascinano con sé un piccolo corteo, improvvisano un comizio per strada. Il nuovo partito ha l’obiettivo dichiarato di essere l’alternativa «all’Happy Days renziano». Renzi su Twitter: «L’operazione che stanno tentando alcuni nostri ex compagni di viaggio è intrisa di ideologismo, non vincerà mai, è un delirio onirico» (Schianchi, Sta).

Cina Storica stretta di mano, dopo 66 anni, a Singapore, all’hotel Shangri-la, tra i due presidenti cinesi: Xi Jinping della Repubblica popolare cinese, e Ma Ying-jeou della Repubblica Cinese, ovvero Taiwan. È stata la prima volta dal 1949 che i due uomini a capo del Partito Comunista e del Partito Nazionalista (Kmt) hanno abbandonato retorica e ostilità per guardarsi negli occhi, e darsi la mano (se la sono stretta per 80 secondi almeno davanti ai giornalisti). L’imbarazzo su come rivolgersi l’un l’altro ha fatto abbandonare il titolo di «presidente», e entrambi si sono salutati come «signore». Xi Jinping: «L’incontro di oggi rappresenta l’apertura di un nuovo capitolo nella relazione attraverso lo Stretto. La separazione delle famiglie che c’è stata dai due lati dello stretto di Taiwan ha causato profondo dolore e rimpianto per innumerevoli famiglie. Siamo fratelli ancora connessi dalla nostra carne anche se le ossa sono rotte». Ying-jeu  ha lanciato un appello affinché vengano «ridotte le ostilità e l’animosità e affinché la risoluzione delle dispute avvenga in modo pacifico attraverso il dialogo», augurandosi un «rafforzarsi degli scambi attraverso lo stretto» e l’instaurazione di linee dirette fra Taipei e Pechino per affrontare ogni tipo di questione (Sala, Sta).

Case 1 Secondo l’Istat tra bollette, mutuo e spese condominiali, ci sono 3 milioni di famiglie italiane (l’11,7% del totale) «in difficoltà» a saldare i conti della casa. In particolare, il 10,2% delle famiglie si è trovata in ritardo con i pagamenti delle bollette per le utenze domestiche. Il 16,9% non ha saldato nei tempi l’affitto e il 6,3% non ha rispettato le date delle rate del mutuo (Di Frischia, Cds).

Case 2 Tra mutuo o affitto, bollette e tasse la casa può arrivare a incidere, per alcune famiglie, fino al 66% del reddito (De Cesare, Cds).

Delitto Roberta Pierini, 49 anni. Impiegata statale, viveva ad Ancona col marito Fabio Giacconi, 49 anni pure lui, maresciallo dell’Aeronautica che aveva preso parte a missioni delicate, in Iraq e Afghanistan, « uomo sempre allegro, pieno di vita», e con la loro unica figlia sedicenne Martina, minuta, bruna, studentessa all’istituto tecnico, fidanzata da oltre un anno col diciottenne Antonio Tagliata, origini pugliesi, senza lavoro. Quel bulletto che bighellonava tutto il giorno ai genitori della ragazza proprio non  piaceva, tanto più che suo padre, nove anni fa, in Puglia, era stato coinvolto nell’omicidio, mai risolto, di un uomo. A volte Martina dormiva fuori casa, un mese fa aveva saltato le lezioni a scuola per stare accanto al suo amore e questo aveva mandato su tutte le furie il padre e la madre. Alla fine le avevano detto: o lo lasci, o non esci più di casa. Da allora tra genitori e figlia erano liti continue, ma i due ragazzi continuavano a vedersi: Tagliata l’andava a prendere a scuola e tutti i pomeriggi era solito aspettarla, seduto sul suo scooter, per ore sotto casa, in attesa che riuscisse a sfuggire al controllo dei genitori. Il 7 maggio scorso, sul suo profilo Facebook pieno di foto della fidanzata e di dichiarazioni d’amore, aveva scritto: «Litigi su litigi... ma se il sentimento è vero... nulla ci separerà». L’altro giorno il ragazzo bussò a casa dei Giacconi, entrò impugnando una pistola calibro 9x21 procuratasi chissà come e sparò prima un colpo nella testa della Pierini, che cadde in cadavere, in una pozza di sangue, vicino alla cucina poi due colpi, in salotto, al Giacconi: uno alla nuca, l’altro al torace (gravissimo in ospedale). Subito dopo i fidanzatini scapparono in motorino. I carabinieri li trovarono «tutti confusi e spaventati» alla stazione di Falconara Marittima. All’ora di pranzo di sabato7 novembre in un attico in via Crivelli, nel centro di Ancona.