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 2015  novembre 07 Sabato calendario

Il guidatore che ha ucciso un ciclista a Roma si costituisce e lo rispediscono subito a casa. È un rom, minorenne a bordo di un’auto senza assicurazione

Preso ma subito rilasciato. Si è costituito ieri pomeriggio ai carabinieri di Treviso, Richard L., il rom sinti di etnia slava, appena 17enne, che giovedì alle 16,30 era alla guida senza patente di una Honda Jazz nera che ha travolto e ucciso un ciclista di 52 anni alla periferia Est della Capitale, in borgata Finocchio. L’ha fatto poco prima che passassero le 24 ore dall’omicidio in modo da evitare le aggravanti e potere godere dello stato di libertà. Era ben informato sui suoi diritti e su come muoversi nella legge, consigliato da un abile avvocato subito messo a sua disposizione. Il ragazzo vive e risiede con la compagna anche lei minorenne e il loro bambino nato da poco nella cittadina veneta. Nel cuore di giovedì notte ha lasciato l’abitazione dello zio, a Roma, zona Colle Mattia, dov’era ospite, per raggiungere il Nord in auto con la madre. Del resto, il giovane era ormai braccato dagli uomini dello Spe, il nucleo di Sicurezza pubblica emergenziale del comandante Antonio Di Maggio.
Ieri mattina il pm Pierluigi Cipolla aveva anche autorizzato la pubblicazione di una sua foto per accelerare le ricerche. Attraverso alcune testimonianze e il rinvenimento delle immagini girate da una telecamera, i vigili urbani erano riusciti, a ricostruire in poche ore l’accaduto e a identificarlo. E lui non ha avuto altra scelta che costituirsi. Già a febbraio, Richard era stato fermato a Orvieto alla guida di un’auto senza patente.
La Honda Jazz, però, era anche senza assicurazione, intestata a un prestanome di Giuliano (Napoli) risultato in possesso di ben 500 veicoli. Giovedì pomeriggio stava per imboccare una traversa di via Fontana Candida quando ha tagliato di netto la strada a Luciano Zarlenga, benzinaio e padre di due figlie di 14 e 19 anni, facendolo sbalzare di sella. Poi si è dileguato, lasciandolo a terra, senza vita, a 500 metri dalla sua casa e dalla sua famiglia. Una fuga inutile perché i vigili urbani l’hanno braccato da subito. Grazie alla descrizione fornita da due testimoni e alla consultazione di un carrozziere, gli agenti hanno ristretto le ricerche a una Yaris o a una Jazz. E l’auto è stata trovata non distante dal luogo dell’impatto con la parte anteriore destra danneggiata compatibilmente con la dinamica dello scontro.
Dalla targa gli investigatori sono risaliti alla società intestataria, la stessa di un altro veicolo su cui giorni prima avevano fermato un altro rom. E sono arrivati all’identità di massima del fuggitivo. Alle 4 di notte Richard ha lasciato Roma diretto a Treviso e consigliato da un avvocato ha deciso di costituirsi e, soprattutto, di farlo entro le 24 ore. E così i carabinieri lo hanno rilasciato in stato di libertà, con l’accusa di omicidio colposo. Avrebbe detto di lavorare a Roma per una concessionaria, senza che questi sapessero che era minorenne. Lunedì si svolgeranno i funerali del ciclista alla borgata Finocchio. Il fratello ieri ha ringraziato personalmente gli investigatori per il lavoro svolto, lasciando intendere che nessuno potrà comunque restituirgli Luciano. «I familiari non vogliono commentare l’accaduto – spiega l’avvocato Marco Caroppo – sono stretti in un grande dolore».