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 2015  novembre 07 Sabato calendario

Il Papa contro i vescovi «attaccati ai soldi» • Anche Putin blocca i voli per l’Egitto • Cresce l’occupazione negli Usa • Il boss che è fuggito dall’ospedale sfilando la pistola a un poliziotto • In Italia il 38% dei bambini sotto i due anni ha già usato smartphone e tablet

 

Papa Nell’omelia del mattino, a Santa Marta, Francesco attacca i ministri di Dio dalla «doppia vita» che «si servono degli altri» anziché servire, «gli arrampicatori, gli attaccati ai soldi» che sono il volto di una Chiesa «affarista»: «E quanti sacerdoti, quanti vescovi abbiamo visto così. È triste dirlo, no?». È la prima volta che il Papa interviene in modo così diretto da quando il nuovo caso Vatileaks ha reso pubblici i documenti riservati della commissione che lui stesso aveva voluto, due anni fa, per avere un quadro della situazione e avviare la riforma. Parole che si affiancano a quelle, ancora più sferzanti, affidate a Straatnieuws, un giornale di strada di Utrecht, nei Paesi Bassi: «La Chiesa deve parlare con la verità e anche con la testimonianza: la testimonianza della povertà. Se un credente parla della povertà o dei senzatetto e conduce una vita da faraone: questo non si può fare». L’intervista è stata pubblicata ieri e concessa da Francesco pochi giorni prima dell’arresto di Francesca Chaouqui e monsignor Vallejo Balda, che resta in cella e ieri è stato di nuovo interrogato dai pm vaticani. Il Papa denuncia due «tentazioni», nella Chiesa: quella dei «faraoni» e la tentazione di «fare accordi con i governi». Certo si possono fare, ma devono essere «chiari, trasparenti». Il problema è «evitare la corruzione», perché «c’è sempre la tentazione della corruzione nella vita pubblica, sia politica, sia religiosa» (Vecchi, Cds).

Egitto Giovedì sera, quando alla riunione d’emergenza del comitato per l’antiterrorismo gli hanno mostrato gli strani buchi nella carlinga del jet precpitato nel Sinai, anche Vladimir Putin s’è deciso a bloccare tutti i voli per l’Egitto. Le foto trasmesse da Londra al capo dei servizi segreti Fsb, Bortnikov, non lasciano molti dubbi. Si vedono le lamiere Metrojet traforate «come se fossero schizzate tante biglie di ferro — spiega una fonte di Mosca —, di quelle che i terroristi mediorientali mettono nelle loro bombe». Non solo: gli esperti russi hanno raccolto nel Sinai rottami che mostrano segni d’uno scoppio dall’interno. E i medici legali, esaminati i corpi delle vittime a San Pietroburgo, ne segnalano uno completamente carbonizzato, diverso dagli altri: come se fosse stato seduto più vicino alla fonte di un’esplosione. Infine: perché i piloti non hanno avuto il tempo di lanciare un Sos o di fare una qualsiasi manovra d’emergenza? La Russia, unico Paese, non chiude solo le rotte su Sharm el Sheikh: cancella tutti gli aerei per l’Egitto, lasciando a terra 40 mila turisti russi e spingendo al crac un Paese che ogni anno conta su tre milioni di vacanzieri coi rubli. Le tracce ormai sono troppe, per sminuirle: in Francia, dove l’Airbus 321 era stato costruito, una tv rivela che le scatole nere hanno registrato con chiarezza un’esplosione ma non riportano guasti tecnici. Secondo gl’inglesi, la bomba sarebbe stata messa direttamente nella stiva bagagli del volo 9268 (Battistini, Cds).

Usa Ai minimi dal 2000 la disoccupazione negli Stati Uniti: è scesa al 5 per cento, dimezzata rispetto al picco del 10 per cento toccato nel 2009. Duecentosettantunomila occupati in più a ottobre, centomila in più di quanto previsto dagli economisti. Tornano a crescere anche i salari: l’aumento della paga oraria media (25,20 dollari, più 9 centesimi) è il più alto dalla crisi del 2009. I dati positivi sulla ripresa di fatto aprono la strada al rialzo dei tassi di interesse entro la fine dell’anno da parte della Federal Reserve (Gaggi, Cds).

Boss Ieri, poco dopo mezzogiorno, Fabio Antonio Perrone, 42 anni, ergastolano, è stato accompagnato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, in manette, da due agenti della polizia penitenziaria. Doveva sottoporsi a una colonscopia nel reparto di Chirurgia, terzo piano dell’ospedale. Ma un volta entrato nella saletta in cui doveva fare l’esame medico, appena i due agenti gli hanno tolto le manette, ha aggredito, stordito e disarmato uno dei due agenti, e poi ha sparato a entrambi, ma alle gambe, ferendo uno, Antonio Caputo, lievemente, e l’altro, Enzo Gerarchi, un po’ più seriamente, ma non in maniera grave. Poi, pistola in pugno, Perrone è balzato nel corridoio e per sgombrare la strada alla sua fuga ha cominciato a sparare dieci, dodici, forse quindici colpi che hanno terrorizzato medici, infermieri, pazienti e che solo per caso sono finiti sulle pareti e sulla porta divisoria tra il corridoio e il reparto dei degenti, che si sono rintanati nelle proprie stanze. Un proiettile, di rimbalzo, ha tuttavia colpito un ammalato, che se l’è cavata con una lieve ferita. Perrone si è poi precipitato per le scale e in non più di 50 secondi ha raggiunto il secondo piano interrato, da dove in 10 secondi ha guadagnato l’uscita. Fuori, davanti all’ingresso principale c’è uno dei parcheggi dell’ospedale. Perrone ha puntato la pistola in faccia a una signora che stava parcheggiando la sua auto, una Yaris, e l’ha costretta a scendere. Poi ha impiegato altri 60 secondi per abbandondare l’ospedale. La fuga, in tutto, è durata 120 secondi (Vulpio, Cds).

Smartphone Secondo l’Università di San Diego, negli Usa già all’età di sei mesi un bambino su tre è esposto a smartphone e tablet. In Italia, secondo un’indagine di Eurispes e Telefono Azzurro, la situazione non migliora: il 38% dei bambini sotto i due anni ha già usato un dispositivo mobile. Salendo agli otto anni, la percentuale arriva al 72%. Nella stessa fascia, l’American Academy of Pediatrics avverte che in media i bambini americani passano 8 ore al giorno esposti a diversi tipologie di schermi. Una cifra che sale fino a 11 ore salendo con l’età (Cella, Cds)

(a cura di Roberta Mercuri)