Corriere della Sera, 6 novembre 2015
I commenti di Valentino
Nel sorriso tirato di Valentino c’è l’impronta di una indignazione. Le parole trattenute disegnano fumetti vuoti che ciascuno può riempire con parole tanto immaginabili quanto probabili. Per esempio…
«Se dico cosa penso mi fanno partire da Genova, altro che ultima fila».
«La rimonta, sì, sì. È che magari non basta mica. Servirebbe che Lorenzo se la faccia un po’ sotto. Ha più da perdere lui, adesso, a furia di fare il patacca».
«Lorenzo…si scusa per il pollice verso sul podio di Sepang. Che faccia di tolla. Sai com’è contento che ci impediscono di parlare del passato, con tutto quello che avrebbe da spiegare».
«Poi servirebbe che Marquez si mettesse a correre per vincere. Seee, figurati. Marquez qui finisce il lavoro che ha cominciato in Australia».
«Che poi se Marquez fosse solo un po’ furbo, gli converrebbe stare in riga. Così almeno la smette di perdere la faccia e i tifosi».
«Capace che vince la corsa e dice: visto? Rossi si è inventato tutto, va squalificato a vita. Per lui dovrei scomparire»
«La Honda tirerà fuori le telemetrie. Che lo facciano. Vado pure io alla conferenza stampa a commentare i dati».
«Certo che correre un altro anno con Lorenzo... Altro che muro nel box».
«Comunque non è mica detta, dai. Io un pensiero ce lo faccio comunque. Sai che libidine vincere il Mondiale in mezzo a un casino così».