la Repubblica, 5 novembre 2015
Come coltivare il San Marziano
MILANO. Il pomodoro dello spazio sta germogliando in Italia. Nei laboratori dell’Enea dove i ricercatori guidati da Eugenio Benvenuto – nell’ambito del progetto Bioxtreme – stanno mettendo a punto “San Marziano”, come lo chiamano loro, un ortaggio in grado di crescere in orbita.
Quali sono le caratteristiche di questo pomodoro, dottor Benvenuto?
«Cresce in coltivazione idroponica, riciclando acqua e nutrienti in proprio e grazie solo alla luce dei led. Deve essere in grado di dar frutto in un ambiente ostile per le piante come per gli uomini a causa di microgravità e le radiazioni».
Che qualità nutritive deve avere?
«Una su tutte. Produrre molti anti- ossidanti, fondamentali per sostenere fisici stressati come quelli dei cosmonauti, che spesso fanno i conti con problemi di immunodepressione».
A che punto sono le ricerche?
«Oggi stiamo studiando la reazione degli ideotipi selezionati alle condizioni estreme dell’Iss. Poi valuteremo come ridurre al minimo i problemi emersi. Quindi si potrà passare alla sperimentazione reale della coltivazione a bordo. Una svolta importante specie per eventuali missioni come quelle su Marte, dove la durata – qualche anno – obbligherà anche ad auto-prodursi cibi freschi».