Corriere della Sera, 5 novembre 2015
A disdettare il contratto con i giornalisti stavolta sono stati gli editori. È la prima volta che succede
La Federazione degli editori (Fieg) ha reso noto di essersi avvalsa «della facoltà di dare disdetta del contratto collettivo al termine della sua vigenza», dal 1 aprile 2016. «La disdetta – viene spiegato – non contraddice l’impegno a ricercare una soluzione sul tavolo negoziale, ma deriva dall’esigenza di imprimere alle trattative il necessario impulso». In una lettera del 29 ottobre alla Fnsi, sindacato dei giornalisti, il presidente della Fieg Maurizio Costa ( foto ) confida che «entro la data di scadenza del vigente contratto collettivo, le parti possano responsabilmente trovare un’intesa che scongiuri l’assenza di regole condivise in un settore nevralgico per il Paese». Da parte sua, la Fnsi precisa che «la disdetta è una procedura prevista dal contratto che serve ad evitarne l’automatico rinnovo di anno in anno». Una facoltà esercitata dalla stessa Fnsi in occasione di tutti i precedenti rinnovi, fatta eccezione per il contratto 2013-2016. «Va altresì precisato – sostiene il sindacato dei giornalisti – che la disdetta del contratto non significa rescissione della contrattazione collettiva».