4 novembre 2015
Terminato il restauro della Fontana di Trevi: 516 giorni di lavoro, 26 restauratori, 36 operai, 27 tecnici, 10 addetti alla sicurezza e 21 progettisti
• È tornata a scorrere ieri pomeriggio alle 17.19 l’acqua nella Fontana di Trevi. Il monumento ha riaperto al pubblico dopo il restauro finanziato dalla maison Fendi. L’intervento ha richiesto 516 giorni di lavoro e l’impegno di 26 restauratori, 36 operai, 27 tecnici, 10 addetti alla sicurezza e 21 progettisti [Sta 4/11].
• «Signore e signori, rinasce la fontana capolavoro, gioiello settecentesco dell’architetto Nicola Salvi» (Laura Larcan) [Mes 4/11].
• La folla l’ha attesa come una star di Hollywood. La piazza era gremita più di un red carpet ad alto tasso di divismo. Turisti, ma anche famiglie di romani. Cellulari e macchine fotografiche a portata di clic, monetine alla mano [Larcan, Mes 4/11].
• A dare il via alla cerimonia di riapertura un gioco di luci azionate direttamente dalle mani di Karl Lagerfeld. A fare gli onori di casa il sovrintendente Claudio Parisi Presicce che ha letto anche un messaggio di saluto del neo-commissario Tronca.
• Il restauro – avviato il 5 giugno del 2014 e concluso con quasi un mese d’anticipo – è stato realizzato sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza capitolina, e grazie al mecenatismo della maison romana Fendi che ha donato alle casse del Campidoglio 2 milioni e 180mila euro.
• Silvia Venturini Fendi e Pietro Beccari presidente e ad della maison romana hanno fatto sapere che «continueremo il progetto Fendi for Fountains sostenendo l’intervento per quattro importanti fontane: il Fontanone del Gianicolo, il Mosè di largo santa Susanna, il Ninfeo del Pincio e la fontana del Peschiera a piazzale degli Eroi». Infatti, donerà altri 280mila euro per finanziare la manutenzione straordinaria di questi quattro monumenti [Larcan, Mes 4/11].
• Già ieri mattina due romeni di 22 e 23 anni sono stati arrestati dai carabinieri per aver raccolto 70 euro in monetine dalla vasca della fontana, mentre altri due sono riusciti a scappare [iltempo.it 4/11].
• Le monetine che ieri i turisti sono tornati a lanciare nella grande vasca della Dolce Vita sono «esclusiva proprietà» del Comune «ma con l’accordo di essere versate alla Caritas». Vengono raccolte una volta alla settimana dagli addetti dell’Ama [Mes 17/10].
• La tradizione del lancio della monetina nasce dal film Tre soldi nella Fontana (1954). Significato: lanciare una moneta permette di ritornare a Roma, lanciarne due invece, significa che ci si innamorerà di un italiano o di una italiana. Lanciare tre monete vuol dire che ci si sposerà a Roma.
• Fontana di Trevi è un monumento complicato, un palinsesto di travertino, marmo, laterizi, stucchi, metalli, materiali che necessitano di interventi ad hoc. La cura ha fatto tanto. Non solo per gli intonaci, il consolidamento dei cornicioni e le superfici lapidee. C’è il fiore dell’innovazione tecnologica. Dall’impianto elettrostatico di allontanamento dei piccioni alla video-sorveglianza [Larcan, Mes 4/11].
• Oltre cento le lampade a led istallate dall’Acea per mettere in risalto la fontana progettata da Nicola Salvi e inaugurata nel 1732 servendosi dell’acquedotto Vergine, costruito da Marcus Vipsanius Agrippa nel 19 a.C. [Paolini, Rep Roma 4/11/2015]
• La storia della fontana inizia ai tempi del generale Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, il quale fece arrivare l’acqua corrente fino al Pantheon e alle sue terme grazie alla costruzione dell’acquedotto Vergine. L’Acqua Virgo, come viene anche chiamato l’acquedotto, viene poi più volte ritoccato in età medievale, compromettendo però l’afflusso di acqua. Nel 1453, Nicolò V, fece riparare i danni che avevano ostruito per otto secoli le condutture e ricostruire, da Leon Battista Alberti, il prospetto principale. Urbano VIII, Maffeo Barberini, diede incarico al Bernini, nel 1625, di demolire l’antico prospetto e dare inizio ad una nuova, più grandiosa fontana, ma, dopo quattro anni, l’opera fu sospesa con la morte del Papa. Soltanto 90 anni dopo, papa Clemente XII, nel 1730 bandì un concorso per la realizzazione della fontana che venne vinto da uno sconosciuto, Nicola Salvi, che ne fece il suo capolavoro, si dice rubando il primo progetto del Bernini. I lavori furono terminati 30 anni dopo. A mettere l’ultima pietra fu Giuseppe Pannini, sotto Clemente XIII [laboratorioroma.it].
• In realtà Fontana di Trevi, anche durante il periodo del restauro, è stata sempre accessibile al pubblico. La Sovrintendenza Capitolina ha fatto realizzare una passerella panoramica con pannellatura trasparente che ha permesso 3 milioni visitatori di vedere la Fontana di Trevi da una prospettiva unica e di lanciare le monetine in uno specchio d’acqua ad hoc collocato al centro della
• Sono state 59.092 le visite al sito web, 2.867 le App Ios scaricate, 1.721 le App Android, 3.900 i mq di travertini e marmi restaurati, 340 i mq di stucchi, 100 i mq di intonaci, 80 quelli di laterizi, 320 i mq di vasca [Capitanio, Temp 4/11]
• La Fontana di Trevi, quella dove Mastroianni e la Ekberg fecero il bagno nella Dolce Vita nel 1960, la stessa che fu venduta da da Totò a Decio Cavallo, un turista italo-americano, per 10 milioni di lire in Totòtruffa ’62, vale circa 80 milioni di euro.
• «La parabola della Fontana di Trevi dimostra che il Bello può salvare Roma, aiutarla a ritrovare il prestigio, la dignità, il rango che le competono. È successo già col restauro del Colosseo, col lungo ripristino del colonnato e della facciata di San Pietro. Roma salvata dalla sua Storia, dalle sue radici, dal suo passato e per questo proiettata nel futuro» (Palo Conti) [Cds 4/11].
• L’ultimo intervento sulla Fontana di Trevi era stato fatto 23 anni fa [S24.it 4/11].