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 2015  novembre 03 Martedì calendario

La storia di un ladro che, impaurito da un cornicione pericolante, chiede aiuto ai proprietari dell’appartamento che voleva derubare. Questi chiamano i pompieri che stendono il telo, lui si lancia ma lo manca e muore. È successo a Roma, quartiere Montesacro

Ha mancato di poco il gonfiabile dei pompieri e si è schiantato sul selciato. Peggio non poteva finire per un “topo d’appartamento”. Scioccati i vigili del fuoco, gli stessi condomini e le forze dell’ordine che hanno assistito al terribile impatto. L’uomo è morto sul colpo. La vicenda è ora al vaglio della procura. Il pm Silvia Sereni indaga per istigazione al suicidio. In realtà è un atto dovuto e il titolo di reato, per il quale si procede, è indispensabile per permettere alla magistratura requirente di poter svolgere tutte le verifiche del caso.Le vertigini, la paura che d’un tratto si è impadronita dell’uomo e, soprattutto, il cornicione pericolante ne hanno segnato il destino. Un volo dal quinto piano di un palazzo in via Sacco Pastore, quartiere Montesacro, è andato a finire nel più tragico dei modi. A rendersi conto, in piena notte, che qualche cosa non stava andando per il verso giusto era stato lo stesso topo d’appartamento. Spaventato perché sotto i suoi piedi tutto franava, aggrappato alla facciata del palazzo, disperato ha chiamato in suo soccorso le stesse persone che avrebbe di lì a poco dovuto svaligiare. Il padrone di casa assonnato si è affacciato dalla finestra e ha visto il ladro bloccato con gli occhi sbarrati, incapace di muoversi, e che chiedeva aiuto. Non c’era, stando a una prima ricostruzione degli inquirenti, alcuna possibilità per il ladro, originario della Libia, dimuoversi. L’unico modo per salvare l’uomo era allertare i vigili del fuoco. Pompieri che, in poco tempo, chiamati dai condomini, sono arrivati sul posto, hanno gonfiato il materasso e poi hanno invitato l’uomo a lanciarsi.Il resto è una storia assurda, forse un’improvvisa folata di vento o la poca spinta che si è dato il ladro. L’uomo ha mancato di poco il gonfiabile ed è andato a schiantarsi sull’asfalto. Dai primi accertamenti della procura non sembrerebbe che la responsabilità del decesso possa attribuirsi ai vigili del fuoco. Tuttavia l’inchiesta non è stata ancora archiviata e a piazzale Clodio si attendono altri rilievi da parte dei consulenti del pm.