La Stampa, 3 novembre 2015
Adolescenti. Donnarumma, detto Giggetto per ricordarsi che è un bambino (a 16 anni è alto 1,96), il portiere del Milan che Galliani considera un predestinato
Lo chiamano Gigetto e la motivazione non è per nulla banale: «È una montagna alta 1,96 e così ci ricordiamo che abbiamo davanti un ragazzino». Gianluigi Donnarumma ha spedito in panchina l’ex portiere del Real Madrid Diego Lopez, da ieri in mutua per una tendinopatia al ginocchio, e da tre partite si è impossessato della porta rossonera. Mauro Bianchessi, responsabile scouting del Milan, lo scoprì su un campetto di motocross: «Aveva soltanto 11 anni, i bambini faticavano a giocare perchè mancava l’erba, non tirava nessuno. Lui faceva un po’ il portiere e un po’ l’attaccante». Nel 2013 era praticamente dell’Inter (precontratto firmato e Castellini scelto come suo preparatore) ma Bianchessi dopo 8 ore di riunione con la sua famiglia riuscì a portarlo a Milanello.
Raiola come procuratore
«Il merito è soprattutto di Adriano Galliani che si fidò del mio giudizio senza sapere neppure che volto avesse questo bambino. Giocava nel club Napoli e oltre all’Inter lo volevano Fiorentina, Roma, Genoa e Juventus. Ci aiutò il fatto che tifava Milan e che il fratello Antonio fosse già da noi. Oltre ad essere ben strutturato ha sempre avuto una tecnica non indifferente, come lui ne nasce uno ogni cento anni. Il tacco che gli ho visto fare davanti a Klose è soltanto una parte del suo repertorio». Il cartellino di Gigetto a 14 anni è costato meno di centomila euro ma quando compirà 18 anni ci sarà da battagliare. Non a caso ha già Mino Raiola come procuratore.
Ha la freddezza di un cobra. Non si è emozionato quando ha saputo del suo esordio contro il Sassuolo e non ha fatto una piega quando ha capito che quel posto ormai era suo. Del resto è abituato ai grandi salti. A 14 anni giocava in un campionato Provinciale e due anni dopo si è ritrovato all’Allianz Arena. Sempre quest’estate, in Cina, ha parato un rigore al campione del mondo Tony Kroos.
Sotto l’ala di Abbiati
Silvio Berlusconi dice che il Milan ha trovato il portiere per i prossimi vent’anni. Galliani lo definisce «un predestinato» mentre Abbiati gli fa da chioccia quando se lo ritrova in stanza durante i ritiri. Papà Alfonso e mamma Marinella hanno deciso di restare a Castellammare di Stabia, ma quando salgono a Milano hanno a disposizione un appartamento per stare tutti insieme. Gianluigi vive in convitto e studia Ragioneria al Sant’Ambrogio. Quando gli allenamenti non gli permettono di andare a scuola arriva il tutor. In partita si affida alle sue capacità e anche ad un po’ di scaramanzia: quando scende in campo, prima tocca il palo destro e poi quello sinistro. Ad oggi sono 3 le presenze in serie A con altrettante vittorie, wikipedia ha la sua scheda in lavorazione. Ma c’è chi scommette che presto in molti faranno a gara ad aggiungere notizie.