Il Tempo, 31 ottobre 2015
È stata sequestrata la collezione di quadri di Massimo Carminati. Novantacinque opere, tra le quali Giacomo Balla e Mimmo Rotella
Il tesoro di Massimo Carminati era anche composto da numerose opere d’arte il cui valore si aggirava intorno al milione e mezzo di euro. È questa l’ipotesi degli inquirenti. Una pista in parte condivisa dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale che ieri ha posto sotto sequestro preventivo l’intera collezione. Si tratta di 95 opere, tra le quali spiccano 8 statue lignee di Luise Nevelson, 9 sculture di Pietro Consagra, un dipinto di Giacomo Balla e altre opere di Mimmo Rotella. Il tesoro era stato rinvenuto lo scorso dicembre nell’abitazione di Massimo Carminati a Sacrofano, nella sede di una società riconducibile ad Agostino Gaglianone e a Roma, in casa dei suoceri dell’ex estremista di destra. Sul valore delle opere è probabile che nasca una nuova battaglia interna al processo. È facile infatti immaginare che i manufatti e la loro relativa autenticità dovrà essere valutata in sede dibattimentale grazie all’aiuto dei periti della procura e a eventuali consulenti nominati dalle parti. Era una mattina di dicembre quando i militari dell’Arma avevano bussato alla porta dei suoceri del principale indagato dell’inchiesta «Mondo di Mezzo». Dopo pochi minuti avevano focalizzato la loro attenzione su un armadio metallico posto sul balcone della cucina. Oltre a due scatole di scarpe, collane, bracciali e orecchini, nell’armadio c’erano anche due buste di nylon, una blu e una arancione. Dentro c’erano 4 disegni di Renato Guttuso e una lunga lista di documenti che svelano uno scrigno ben più prezioso, composto da decine di opere di artisti di grande fama, fra i quali anche Pablo Picasso. I coniugi, i suoceri de «Er Cecato», avevano dichiarato di «non averli mai visti prima e di non saper indicare né a chi appartengono né chi li avesse introdotti nell’armadio di metallo». Passando al setaccio i documenti gli inquirenti avevano puntato la lente di ingrandimento sui dipinti, le sculture e alcuni monili. Sempre a dicembre, nell’abitazione di Carminati, a Sacrofano, gli inquirenti avevano sequestrato venti opere d’arte del padre della tecnicna del Drip Painting, Jackson Pollock, e di Andy Warhol, pittore, regista, produttore cinematografico e musicale ricordato come il re della Pop Art. La passione del «Cecato» per l’arte sembra essere importante a tal punto che gli inquirenti definiscono la sua collezione come un vero e proprio tesoro.